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lirik lagu zampa – il branco

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[verse 1 asher kuno]
guardatemi la schiena statemi dietro proteggetemi
siamo reduci insieme sì dalla genesi
siamo ceneri apparentemente spente
riprendiamo fuoco se serve rapidamente
il branco lupi solitari per le strade
figli di un istinto che dal nostro corpo evade
che ci -ssale che da noi si manifesta
il mio branco per nulla al mondo mai si arresta
giochi di sguardi intese insieme sacrifici
emozioni vere conto solo sui miei amici
e non credo alle stronzate tipo patti di sangue
si versan lacrime mica veleno se si piange
sto col mio branco questo è sicuro
andiamo insieme verso il futuro
soffrendo insieme percorrendo la strada
non si è campioni se dietro non si ha una squadra!

[verse 2 bat]
tu lo sai che col mio branco vivo denso
ed ogni gesto mi ispira ogni verso
sono diverso a volte perso
ma resto in piedi mai genuflesso
a volte integro ma a volte distrutto
consapevole che la mia forza sta nel gruppo
perchè la vita a volte non ti paga
non servono solisti ma serve un gioco di squadra
per vincere qualsiasi tipo di partita
altrimenti rimani da solo e la tua gente tradita
è così che gira il mondo da ‘ste parti
i tuoi fratelli qua solo per aiutarti
per confrontarsi per darsi da fare
non credere lo facciano per tornaconto personale
(perchè) puoi avere soldi puttane e macchine
ma sai che la solitudine si paga in lacrime!

[verse 3 zampa]
nuovi papi nuove storie nuovi schemi
nuove facce oggi come ieri
nuovi gatti fieri nuovi condottieri
nuovi legami spontanei e sinceri
ed ogni pena lo sai mi sfiora appena
se so che ho uno dei miei alla mia schiena
ogni nostra vena pulsa per la scena
sei contro noi? sei la nostra cena
e se un problema ci frena e incatena
è insieme che sfidiamo la iena
dal duomo all’arena uomo non si trema
sono l’hacker che sabota il sistema
io coi miei cani mani nelle mani
che domani ho nuovi piani nuove vie e nuovi brani
il mio branco adesso è pronto per lo scontro
volevi fottere? renditi conto!

[verse 4 jack the smoker]
se sono giù con il mio branco fuggo dal rimpianto
pompo dall’impianto pezzi per noi e nessun altro
il mondo fuori non importa cambio prospettiva
meglio coi miei alla deriva che da solo a riva
(e lo sai) c’era chi non capiva
l’unione della mia comitiva
occhi aperti sullo sfondo
con l’entusiasmo di bambini che scoprono il mondo
andremo fino in fondo
viaggio senza ritorno con voi salgo e affondo
non c’è fatica che ci blocchi
anche dopo mille rintocchi lo vedi dai miei occhi
sputerò sangue per le vostre vite
e piangerò lacrime per quelle fuggite
ogni p-sso fatto affianco al mio branco
spinge un nemico al disarmo!

[verse 5 gomezeta]
qual è per me il senso di un branco?
è fidarmi di istinto di chi c’ho affianco
per sfidar chi di istinto l’ha perso
se basta una volta soltanto
lasciar le impronte nel fango
quando un compagno è più stanco
fissare il grigio distinguendone il nero dal bianco
riprendo tesi sul falso e sul vero
ma il vero è scomparso e resta il falso a stabilir chi lo è di più e chi meno
l’odore della corruzione dei corpi
ora permea l’aria che ho intorno scioglie espressioni in volto alle menti più forti
quanti branchi si perdono in banchi dissolti
giacciono morti a terra al centro di cerchi nel grano
in cielo all’ombra di cerchi di corvi
iene ridon coi denti sporchi
delle anime che han preso a morsi negli ultimi giorni
carogne mangian carogne
la verità dorme nel ventre dell’ultimo anello della catena delle menzogne
nel mondo in cui istinto animale sovverte le regole umane
il gatto tradisce la volpe con la complicità del cane!

[verse 6 ape]
vengo da fuori mi insinuo nei tuoi paraggi
porto i miei omaggi valuto ‘sti nuovi ingaggi
dall’oggi al domani concretizzo i miei piani
al mio fianco il mio branco supporta le mie ambizioni
tra motivazioni pensieri paure illusioni
ragionamenti che non sempre danno conclusioni
resto a guardare il mondo in faccia
lasciando un’altra traccia per mettere il mio nome sulla mappa
per come la vedo troppe cose che non spiego
le urlo sottovoce nei panni del mio alterego
racconto del disordine dei sogni degli incubi notturni
di ciò che mi spinge a stringere i pugni
ora dimmi in che modo vorresti cerc-ssimo noi stessi
se non rapiti dai nostri interessi?
fuori dai tuoi schemi complessi confusi dagli eccessi
ma senza mai finirne sottomessi!


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