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lirik lagu zero paga x nick the neighbor – a girl is a gun*

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[strofa]
e’ chiaro che non mi ritieni all’altezza di amarti quanto basta
se mi ami per un giorno e basta non basta a me
io per te potrei persino imparare a suonare la chitarra
mi guardi con quegli occhi e non riesco più a pensare a un cazzo
ma ieri mi hai fatto incazzare un sacco e non lo sai manco
e’ tutto il giorno che rileggo il tuo ultimo messaggio
ma non ho risposto affatto
perchè non ti voglio sentire
non voglio farti sapere che mi hai fatto soffrire
anzi te lo vorrei dire ma ho paura non ti importi
quanto ho paura ad espormi, impormi
che quello stronzo non sono capace a farlo
non ci ho più visto quando ti ho vista con quello stronzo abbracciato
e non avevo chiuso occhio e pensavo di sognare
sono scappato a lavoro solo per non pensare
quindi ci ho pensato il doppio e non mi sono goduto i momenti neanche un attimo
sono rimasto zitto a tavola con tutti che scherzavano
non avevo appetito, volevo parlarne con un amico ma non l’ho fatto
e mi chiedevan se era tutto apposto
ma mi bolliva il sangue, mi sentivo l’ultimo stronzo
ho riflettuto seduto imbiancando quel muro in ginocchio
fumando quel drum affacciato di sotto
ho chiamato marco perchè sapeva dalla mia faccia
che era stata una giornataccia
ho preso la macchina che quella stessa mattina mi avevo inculata
(aaah aaah)
che dette così sembrano tutte stronzate
ma ero sbandato per te da tre settimane
e venivo a trovarti per farti studiare
nello stesso letto ma senza toccare (okayo)
quel senso di vuoto quando tornavo a casa
quell’ansia scomparsa magicamente riappare
rieccheggia nell’aria il tuo odore, la maglia che hai preso dal mio armadio non vorrei la mettessi a lavare
ti racconto in un pezzo per non dimenticarmi
di questi love drammi
o forse è l’incoerenza dei 20 anni e
pensi che una tipa possa cambiare la tua vita
io con te vorrei aver figli e sistemarmi
se ti dicessi “sei bella” sarei un’incoerente
per me sei molto di più (di più)
per me tu sei quell’ansia quando ricevi le lettere
[ritornello]
un giorno mi prendi per mano, mi stringi, mi baci, di lato accarezzi i capelli
e il giorno dopo sembra che tutto questo non servi
tutto questo mi serve
ma la colpa è solo mia che mi faccio castelli nei letti in cui dormiamo scoperti le notti più calde ma coi piedi freddi
tutto questo mi serve

un giorno mi prendi per mano, mi stringi, mi baci, di lato accarezzi i capelli
e il giorno dopo sembra che tutto questo non servi
tutto questo mi serve
ma la colpa è solo mia che mi faccio castelli nei letti in cui dormiamo scoperti le notti più calde ma coi piedi freddi
tutto questo mi serve (mi serve)


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