lirik lagu woof (ita) – la mela marcia
[strofa 1: woof]
la chiesa, la croce, la fede
quest’acqua che è santa e non ci si crede
ostia, pensieri, preghiere
l’altare, il prete, il vino che beve
anelli, collari, catene
tu che fai il fedele
le banche vaticane sono sempre piene
turisti, guardie, archivi, sigilli, musei
credenze popolari ed opus dei
questa gente non ha sk!lls e molto spesso non ha etica
predicano valori e te la vendono in poetica
quindi faccio “click click” dalla mia stanza segreta
una bottiglia d’acido in faccia ad ermal meta
io ho marinato catechismo e religione
tu credi in un qualcosa che per me è solo tradizione
siete portavoce di una chiesa che è finzione
dalla sede vacante alla grande castrazione
[ritornello: zeboh & woof]
amo roma, ma al suo centro c’è una grossa mela marcia
dimmi come la vedi perché qui non cambia mai
la chiesa vi confonde, il vaticano vi ringrazia
mani giunte, mani in pasta per la pace che tu non vedrai
ma se ci credi un altro po’ ti -ssicuro che lo so
gli dai vinta anche questa battaglia qui
è così, spezza il pane e bevi il vin, cataclismi e fulmini
e la chiamano “guerra santa” ‘sti qui
[strofa 2: woof]
woof riot, la mia bibbia è l’almanacco del complotto
e per tradurre questa religione non c’è codice né motto
devi studiarti bene i termini e i misteri
questo stato canaglio spitta demoni nei ministeri
l’oro n-z-sta e tanta gente è strana, il cardinal bertone
casa magdalene, segreti nella storia vaticana
l’evirazione di teodoro, l’anello piscatorio
un capo di stato vest-to di bianco sopra un trono d’oro
lo ior (ah) è il riciclaggio mafioso
lo so, sì, questo è un tasto schifoso
lo sai, tu, cosa adorano sul serio?
iside e osiride e non lo sanno nemmeno
una leggenda di duemila anni scritta in mezzo secolo
sono tutti complici, nessuno è senza merito
fondamenta solide nascoste alla vita
celano verità pagane su tempi di mitra
[ritornello: zeboh & woof]
amo roma, ma al suo centro c’è una grossa mela marcia
dimmi come la vedi perché qui non cambia mai
la chiesa vi confonde, il vaticano vi ringrazia
mani giunte, mani in pasta per la pace che tu non vedrai
ma se ci credi un altro po’, ti -ssicuro che lo so
gli dai vinta anche questa battaglia qui
è così, spezza il pane e bevi il vin, cataclismi e fulmini
e la chiamano “guerra santa” ‘sti qui
[strofa 3: zeboh]
pent-ti delle tue azioni
sangue dalle c-sse, inferno, punizione
castigo, eterna dann-z-one
la domenica addomestican le m-sse
oppio per evitare scoppio, trasformazioni
woof, zombie, zeboh, bombe sull’altare
mentre la tua bara è aperta
il bene è nel male, il male è nel bene
soffia, spegni le candele, ruba l’offerta
madre teresa con le mani nel miele
chiudi quella fogna di bocca
taglio col rasoio di occam
tutti i soldi che si fottono non te li fanno vedere
quello che fanno è sfruttare l’ignoranza
popoli poveri per sempre
i bambini piangono e non senti (no, ehi)
chi fa la fame, chi vive male
perseguitano le minoranze
accendi l’incenso, non ci provare
fanculo il tuo falso sorriso
coscienza, principio morale
non vivo per una ricompensa in paradiso
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