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lirik lagu swelto – treno 8017

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[testo “treno 8017” ft. murubutu]

[intro: murubutu]
seh, seh, seh, ehi
forse aveva un anno in meno quando prese il treno
che annodava l’aria persa fra le due città
sopra all’erba, in mezzo ai lampi si sdraiava il cielo
sulle gambe della terra come la pietà

[strofa 1: murubutu]
parte in tempo, sguardi dal di dentro
[?] quarzi, taglia in quarti lo scompartimento
lui la vide in mezzo agli altri [di quel cuore?] in quarto parti
poi lo mise via in silenzio nelle tasche bianche in feltro
ehi, con l’affanno, un cuore di magnete
lui la vide chе leggeva e pеrse gravità
sotto il cielo del vagone, un libro per la seta
galleggiava fra parole e nomi di dumas
resta sveglio, lui sta attento
lei che intreccia i loro occhi in questa frecciargento
nella corsa suona i polsi e muove mille vite anonime
gonfia i corpi delle notti come delle fisarmoniche
lei sorrise controluce quando scese sera
ora prende un altro treno e non sa dove va
in viaggio l’una verso l’altro
lume verso l’alba
luna che si incunia, scruta nubi dentro l’aria

[ritornello: murubutu & swelto]
ehi, dimmi dove, dove vai
ehi, come sole fra i binari
ehi, muovi suoni e assoli
fuori tuoni e vento
noi coi cuori a tempo, eh
e, no, uno sbaglio non ha più valore
come un biglietto timbrato due volte
anima e sole, stessa direzione
ogni ricordo scenderà alla sua stazione

[post~ritornello: swelto]
fuori tuoni e vento
con i cuori a tempo
fuori tuoni e vento
con i cuori a tempo
fuori tuoni e vento

[strofa 2: swelto]
con il cuore a tempo dentro questa carrozza
come luigi tenco, 100 anni in un giorno
e poi d’un tratto come quando il tragitto si inghiozza
lei lo immagina in un campo in sella a un unicorno
con una mano ferma sopra il bracciolo
mise il libro nella borsa per distrarsi con lui
un dettaglio che ora sembra un’apostrofo rosa
tra due cuori nella corsa del vagone [?]
non c’è ragione per cui non tutto va sempre come dovrebbe
nubi che come il carbone del treno 8017
presero parte a un silente accordo dall’altopiano
addormentando coscienze su quel binario
ed ogni visione che ebbe su quel letto rovente d’acciaio
era lo specchio di un sogno latente lontano
come se fosse necessario colmare quel vuoto
prima di volare insieme verso l’ignoto

[ritornello: murubutu & swelto]
ehi, dimmi dove, dove vai
ehi, come sole fra i binari
ehi, muovi suoni e assoli
fuori tuoni e vento
noi coi cuori a tempo, eh
e, no, uno sbaglio non ha più valore
come un biglietto timbrato due volte
anima e sole, stessa direzione
ogni ricordo scenderà alla sua stazione

[outro: murubutu]
noi coi cuori a tempo
noi coi cuori a tempo


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