lirik lagu stecca – iene
[testo di “iene”]
[strofa 1]
la mia assenza è una presenza come jude law
perdo la testa in questo gioco tipo jigsaw
e se sparisci qua fa niente ma non ci sto
fuori sembra solo un incidente sono bishop
ho le fasi lunari da regolare man
ho giorni poco vari ed ho grammi per compensare man
penso di aver dato ed amato chi non pensava a me
di fatto ho fatto pace col presente man
che in fondo li conviene eh!
dovrei fare delle sere chiuso in casa con me stesso
ma sai non mi fa più bene quindi esco e mi rinnego
tanto prossimo al successo quanto prossimo al decesso
ma vediamo che succede eh!
tanto ho poco ormai da perdere mi resterà l’eccesso
frate ho un mood alla blues di nola
ma non ci penso
tu sei lue che cerca la risposta a terra nello staples
stecch~llo è lo step over eh!
ma non vedo cose nuove wuoh!
chiavari mi alleva e la mia leva già leva le tende
che desolazione
scapperò e farò pure veloce
[ritornello]
ma tu libera la mente eh
voglio annegare tra la gente wuoh
cerco di restare lucido mi servirà lo spazio
ho un riflesso che non parla solo quando c’è uno sbaglio
ma siamo noi le iene
eleganti con il gergo di periferia
con la jive tra le mani e l’apatia
aggettivi esagerati se la cosa è minima
è una meraviglia freh
uh uh una meraviglia freh
uh uh una meraviglia freh
[strofa 2]
non ho paura della morte penso a giorni miei
soddisfatto di che faccio è li che morirei
dopo i venti cambiare un po’ mi spaventa
ma nello stesso attimo ho un patto con la coscienza
lasciare ciò che è stato annegato in fiumi di benza
ma a volte si rivede nella brezza
e coscienza mia
stammi vicino
lasciami la sera
insultami al mattino
magra come un chiodo ma ho il chiodo fisso
ormai deteriorata come case in giro come vhs
se rendesse genio solo non pensare
prego non mi serva roba più pesante per andare avanti
ma ho promesse chiare e le mantengo salde
(le mantengo salde!)
a volte mi vedi un po’ spento
è il mio carattere
ho neuroni che scoppiettano come nacchere
ho dei suoni che rammendo a regola d’arte il momento è martire ah
vedo il bicchiere mezzo pieno solo dopo che ne scolo quattro in fila
è una cosa mia
tocco il fondo e torno su con delle perle che mi metterò alla vita come cinta dalla conchiglia
sono solo un po’ sconvolto ed ho il volto di mina
tipo meglio se nascosto come una bugia
non ho un reato come pass d’artista
un pacifista con l’anima della guerriglia
e pam pam!
guardo lo specchio e dico si ste calmo
quello che eri prima lo stai sistemando
tengo il mio sonnifero sul palmo
però cazzo ho un motivetto e parla chiaro che fa
[ritornello]
ma tu libera la mente eh
voglio annegare tra la gente wuoh
cerco di restare lucido mi servirà lo spazio
ho un riflesso che non parla solo quando c’è uno sbaglio
ma siamo noi le iene
eleganti con il gergo di periferia
con la jive tra le mani e l’apatia
aggettivi esagerati se la cosa è minima
è una meraviglia freh
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