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lirik lagu regazzino – vendetta

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[testo di “vendetta”]

[strofa 1]
sto vivendo un rally, ma la strada è solo curve
a 15 euro solo chiuso in stanza con le turbe
‘ste hoe sono stupide ma si credono furbe
solo entrando in un buco sono uscito dal tunnel
ho ancora mal di testa, fumo ciò che resta
questo che mi pressa, tra un po’ vado in pesta
fotto la tua bestie finché dice: “basta”
ma non dice: “basta”, mi dice “dai, resta”
okay, calma, mi chiedono: “parla”
di te non dici nada, vogliamo qualche dramma
sai perché lo faccio? per la fatica di mamma
per le lettere di sfratto, perché non esiste il karma
e gli amici veri li conti sopra la mano
l’ho capito quando nessuno mi ha più chiamato
senza dire un cazzo né chiedere come stavo
ho brindato anche per loro da solo al mio compleanno

[ritornello]
la sconfitta non è ammessa, uh
tutti in piedi come a messa, uh
guarda tu come parla questa, uh
sto scrivendo la mia vendetta, uh
dalla città dei legionari, dei gladiatori
facce da telegiornali e sp~cciatori
tre lavori mica affari, stai qua fuori
stringono ferri non mani, ferri non mani
ferri non mani, yeah
[strofa 2]
scrivo le barre come vengon, da solo in studio
liricamente con le basi non fotto, le stupro
camminavo per miglia anche sotto al diluvio
coi suoni nella valigia, me stesso e nessuno
ho imparato a correre da chi lo faceva come mestiere
da pali a vedette, da vendere a pali, panette su tavoli in bar di quartiere
papà passa da fare un lavoro a trovarne altri due e ripartire da capo
mamma torna tardi, l’aspetto per cena, quando la saluto ho lo scotto di un bacio
e se penso a lei mi sale l’ansia
che se potessi tornerei indietro e basta
perché mi pressi, esci da questa stanza
ho solo complessi tu stai a distanza
troia, evita ogni storia o predica
non voglio saperne, passo da moni a erica
scendo in zona, trovo alta moda replica
pisch~lli di strada fanno affari e compravendita
ora vedo il meglio nello specchio se mi guardo
un cane di razza col passato da b~st~rdo
faccio fuori tutti ma non sono ancora stancoù
ho una regola soltanto

[ritornello]
la sconfitta non è ammessa, uh
tutti in piedi come a messa, uh
guarda tu come parla questa, uh
sto scrivendo la mia vendetta, uh
dalla città dei legionari, dei gladiatori
facce da telegiornali, e sp~cciatori
tre lavori mica affari, stai qua fuori
stringono ferri non mani, ferri non mani
ferri non mani, eh


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