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lirik lagu rak (barracruda) – vieni con me

[strofa 1 rak]
credi che gliene freghi credi li interessi?
sono pieni di veleno e pieni di se stessi
credi davvero io mi pieghi per degli esseri
che vogliono depressi i miei fratelli genuflessi? (mai!)
col cazzo, mi prendono per pazzo
perchè non ho mai smesso di sputare ciò che vedo
perchè non ho mai smesso di parlare come mangio
perchè non ho mai messo la coscienza sotto sfratto
vivo nel buio mentre metto in fila storie
come botte su un cd convivo con le paranoie
fumate cbd convinti che vi stoni
vite inutili in diretta instagram stories
battaglie sterili bugie con gambe corte
che ci fai con la chiave se poi non sai sceglie’ porte?
che ci fai con i soldi se poi sei solo infelice?
che ci fai coi ricordi se sei solo superficie?
io mi sbatto, parole di impatto, ma quale contatto? pallone gonfiato
sei distratto, pallone su asfalto, magone ma intanto c’ho il cuore blindato
chiamalo flusso di coscienza quello che ti pare
ho dato tutto senza conti senza calcolare
ti porto al mare pure se ‘sto cielo è grigio
chiudo gli occhi il mondo è mio ma non so che ci devo fare! (vieni!)

[chorus rak x2]
vieni con me, dai vieni con me
ti porto in un posto migliore!
vieni con me, sì vieni con me
ti prego non chiedermi come!
vieni con me negli abissi
è un mondo di illusionisti
galleggio dentro un quadro astratto
qua il dato di fatto so’ gli imprevisti!

[strofa 2 rak]
che cosa è vero? forse niente è vero
che cosa vedo? forse niente vedo
sento l’attrito mi vorrebbero col litio sento un velo di fastidio
sono serio ma sorrido
roma è cambiata tu vieni con me tra le nuvole
dove il caos della città vedi non c’è
non m’aspettavo di trovarmi qui da solo
eppure scrivo e ancora volo, eppure rido e ancora ignoro
c’è chi si illude che il percorso sia tracciato
ti delude ma non hai dimenticato
ti discute fa che sia per costruire
che faccio fatica a dire quanto cazzo so’ cambiato
essine fiero e tieni gli occhi del guerriero
mentre il vento soffia e spinge ancora al largo il tuo veliero
vieni dove non c’è più grigiore
dove non avrai bisogno di parole
e il giorno che stiri fa solo che dicano cazzo quanto c’ha lasciato
non parlo di ville di soldi o ricchezza ma quello che hai seminato
bagaglio cultura tra ‘sta spazzatura non sento mi sento accerchiato
bavaglio censura tu vieni con me non vivrò nell’anonimato! (vieni!)

- lirik lagu rak barracruda

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