lirik lagu piotta – s.u.b.u.r.r.a.
[testo di “”]
[ritornello]
la s, la u, la b poi la u
la doppia r e infine la a
l’anima oscura di questa città
tutto uguale a duemila anni fa
la s, la u, la b poi la u
la doppia r e infine la a
l’anima oscura di questa città
di r, di o, di m e di a
roma, roma, roma
roma, roma, roma
[strofa 1]
la risolvo come l’araba
guarda qua
sto ancora in piedi
come la fenice che risorge dalle ceneri
prendo senza chiedere
è tempo di mietere
passo dopo passo sai che volo fino a venere
nero come il riso che ora ti si spegne in bocca
rosso come il vino che mi bevo da una brocca
vieni giù con me canto a tе l’ultimo stornello
roma punta de cortello punta addosso a tu fratеllo
te marenno come agnello sangue degli infami
bastone, oro, anello, pezzi, gabbia e cani
fine pena mai, come stai, dove vai
romolo con remo, roma state of mind
[ritornello]
la s, la u, la b poi la u
la doppia r e infine la a
l’anima oscura di questa città
tutto uguale a duemila anni fa
la s, la u, la b poi la u
la doppia r e infine la a
l’anima oscura di questa città
di r, di o di m e di a
[bridge]
diversa non t’ho vista mai
sul fiume sai
lacrime de sale
come un rompicapo
ovunque vado
t’odio e poi te amo
diversa non t’ho vista mai
sul fiume sai
lacrime de sale
come un rompicapo
ovunque vado
t’odio e poi te amo
t’odio e poi te amo
[ritornello]
la s, la u, la b poi la u
la doppia r e infine la a
l’anima oscura di questa città
tutto uguale a duemila anni fa
la s, la u, la b poi la u
la doppia r e infine la a
l’anima oscura di questa città
di r, di o e di m e di a
roma, roma, roma
[strofa 2]
la doppia elica del d.n.a. eccola qua
stretta in una mano sotto un ponte oppure a santa trinità
da regina coeli fino a bocca della verità
roma tra buio e falsità
dimmi dove sta la felicita
qua gira dai ’90 in pastiglia, m.d.m.a
dentro a colli di bottiglia fuma la città
come un caravaggio ne dipingo questa oscurità
mi prendo roma, roma è tutta mia
mille chiaroscuri della sua follia
e punti di sutura da congiura sulla schiena
tra le mura di suburra via la maschera ogni sera
io non vengo in pace manco per l’oblio
lo sa pure dio perché tutto tace quando parla quel fruscio
di soldi contanti che anche i santi sporcano la gloria
cambio le scarpe, con le ali volo alla vittoria
[ritornello]
la s, la u, la b poi la u
la doppia r e infine la a
l’anima oscura di questa città
tutto uguale a duemila anni fa
la s, la u, la b poi la u
la doppia r e infine la a
l’anima oscura di questa città
di r, di o e di m e di a
[outro]
roma, roma, roma
roma, roma, roma
roma, roma, roma
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