lirik lagu pinguini tattici nucleari – dentista croazia
[testo di “dentista croazia”]
[intro]
cosa diremo ai figli che non avremo mai
di quelle notti insonni?
nere pece come mani di benzinai
in cui ci sentivamo i rolling stones
schiacciati in un ducato
con le chitarre in mano
in autogrill a ripassare bene il set
e spendere in camogli cento euro di cachet, eh
[strofa 1]
si respirava un’aria strana dentro i motel
come un eterno arrivo
le macchie di sogni sui letti van via con lo chanteclair
nessuna luce a san siro e noi
figli di un dio che è agnostico
ma crede nеll’oroscopo
e quando muori non ti dice: “dove vai?”
ti chiedе solamente: “com’è andato il live?”
[ritornello]
non metto più magliette di gruppi rock
ho fatto strada, sì, ma con l’autostop
a ventisette puoi morire
oppure diventare un po’ più pop
e tutte le band si rompono
si scelgono e poi si sciolgono
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico
roma~milano in quattro ore
ci vuole tanto, tanto cuore
[strofa 2]
sulla portiera c’era scritto “dentista croazia”
era una figuraccia, ma costava poco
in settimana portava gli anziani a zagabria
per dei denti perfetti ed un sorriso low cost
ci ridevano dietro le spalle
ed è così che sono diventate larghe
aspettando qualche cosa che non arrivava mai
tipo seymour con fry
[ritornello]
non metto più magliette di gruppi rock
ho fatto strada, sì, ma con l’autostop
a ventisette puoi morire
oppure diventare un po’ più pop
e tutte le band si rompono
si scelgono e poi si sciolgono
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico
roma~milano in quattro ore
ci vuole tanto, tanto cuore, eh~eh~eh
[bridge]
e c’è un destino che si chiama destin~z~one
ma non ci arrivi mai se provi ad andar di corsa
non so a che stadio siamo dell’evoluzione
però forse in questa stessa frase trovo la risposta
ed ora, “dentista croazia”, che fine avrai fatto?
“luci a san siro” adesso te la canta qualcun altro
ci hai insegnato che si vive solo di momenti
e che qualsiasi cosa passa se stringiamo i denti
[ritornello]
non metto più magliette di gruppi rock
ho fatto strada, sì, ma con l’autostop
a ventisette puoi morire
oppure diventare un po’ più pop
e tutte le band si rompono
si scelgono e poi si sciolgono
ma noi siam fermi a quella notte
di un agosto magico
roma~milano in quattro ore
ci vuole tanto, tanto cuore, eh~eh~eh
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