lirik lagu odiopuro – polvere e detriti
ricordo quando questo non era ancora una passione
guardavo questo mondo ero solo uno spettatore
al bianco e nero, si è aggiunto sempre più colore
e quando sento calore e il sudore scende per ore
so che non muore l’anima nella musica
e quando riaprirai gli occhi capirai che lei è sempre l’unica
sono caduto mi sono rialzato
c’ho qualche fratello ammaccato, ma che ha lottato e ha marciato
con la bandiera di quello che questo rappresenta
prendere il toro per le corna e aver la presa stretta
sempre, mi ripeto sempre
che il cuore ascolta l’anima ma non sente la mente
la purezza dell’odio che provo equivale allo sfogo
e non c’è modo di riuscire ad estinguere il rogo
questo fuoco brucia dentro
alimentato dal battito di sto tempo, seguendo il sample
non prendo, scelgo
meglio, pensare a non disturbare il cane che è già sveglio
l’altra faccia della medaglia
è che un premio lo si guadagna, non conta se si sbaglia
conta il nome per cui combatti, per cui ti batti
fallo per te stesso, mai per gli altri
e anche se i giorni sono stati senza sole
noi abbiamo allontanato la pioggia con le parole
da una vita, ci accompagna solo questo
restare in piedi mente crolla tutto il resto
da una vita, abbiamo scelto questo
tornare indietro no, non è concesso
da una vita, ci accompagna solo questo
restare in piedi mente crolla tutto il resto
da una vita, abbiamo scelto questo
tornare indietro no, non è concesso
nel nome di sta passione, lacrime e sudore
del sangue la dedizione, dei giorni senza sole
d’ogni sensazione, del consumar le suole
fare corse col fiatone con le morse sul tallone
ho corso maratone senza esser corridore
ho visto la recitazione senza essere un attore
tra gioie e dolore, cadere in tentazione
ho una recinzione di catene nere attorno al cuore
le parole non dette incastrate tra i canini
non conta ciò che passi conta come te la vivi
e la viviamo in apnea, tengo il conto dei respiri
so di chi a toccato il fondo quando hann detto “non ci arrivi”
pugni chiusi, denti stretti, tempi bui che non progetti
in stanza nei cassetti, imboschi l’ansia ad etti
capitoli di storia che riportan ciò che segue
partito dal passato solo per scriverne il sequel
fuori dalle macerie, tra bar e atmosfere
ma in testa è tutta un’altra la pressione che preme
se una mano la porgo l’altra mi para il culo
non ho mai imparato un cazzo se non c’ho sbattuto il muso
passa un altro giorno tieni a mente che non scordo
qui vogliono il tuo mood però senza il tuo trascorso
i tuoi risultati ma senza la tua fatica
resta il sangue sulle mani più l’inchiostro sulle dita
da una vita, ci accompagna solo questo
restare in piedi mente crolla tutto il resto
da una vita, abbiamo scelto questo
tornare indietro no, non è concesso
da una vita, ci accompagna solo questo
restare in piedi mente crolla tutto il resto
da una vita, abbiamo scelto questo
tornare indietro no, non è concesso
restare in piedi mentre tutto crolla
scegliere di non affogare in mezzo alla folla
di gente che non molla tengo a mente un paio di nomi
ricordo le situazioni, sfondi senza colori
chi le battaglie le combatte per scelta non per dovere
non per orgoglio, non per potere
qua si combatte senza tregua a spada tratta
ricordo le ore su un akai prima di pensare che è fatta
il resto è mancia in equilibrio sopra la bilancia
mentre l’ago danza e l’instabilità ti schiaccia
t’ammazza che se da calma è da linea piatta
chi c’ha testa si batta, chi non pensa si adatta
non è la stessa sfida, tra cacciatore e preda
tra il cristiano e la strega, che qui manco si prega
che dio lo si rinnega e la gente che spera
non sta in chiesa, ma in strada, fiera d’ogni scelta presa
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