lirik lagu nor psycohead – bicchiere mezzo pieno (intro)
[testo di “bicchiere mezzo pieno (intro)”]
[strofa]
ho imparato a voltarmi e andarmene in contesti
che non erano per me anche se te mi chiedevi “resti?”
no guarda vado via, please la bontà mia è la stessa di cristo mai venuto qui rest in peace, baby
fammi da peace maker, voi ditemi chi siete
distese come su piste di neve darete sempre notizie indiscrete
suono hc come gli slayer
voi chе cazzo sapete di nor?
stretto da tеntacoli del mostro del lato nascosto
posto nel sepolcro dei lati che ho quando ho da correre ai ripari da reali o b~n~li problemi che mi creo o che forse ho
ho un altro sistema rispetto a quello mediatico
valido come viaggio da peyote del messico
tiene ogni battito effetto trittico e che questi poi mi battano mi fa un po’ essere scettico
lessico complesso messo dentro un testo per farvi capire
che non sono solo rime per dire e non vengo solo da serate distruttive incline a vomitare bile sotto casa tutte le domeniche mattine
mezzo pazzo a un passo dal diventarlo
irresponsabile, ogni errore tendo a dimenticarlo
pa~pa~panico paura, ho paura di andare in panico
o forse solo in panico di avere paura
ho bisogno di un dj, mica di lei
vorrei più erba verde meno merde con felpe obey
baby dove sei? stay away come cobain
ti dono un foro calibro ventisei
da lunedì a domenica delirio in replay
pare che non vorrei gente che ammazzerei avessi i soldi li userei
sennò non avrei sei paia di pantaloni di cui tre manco miei
birrette fredde fichette calde
coscienze a fette già pr~nto all’after testa su marte
dalla mia parte alcolici di sottomarche
dalla tua parte i codici delle tue banche
dalle mie parti i giovani son disagiati
dalle tue parti i giovani sono viziati
noi discriminati la bocca piena di afte
la vostra sputa sentenze mastica merde in più è sporca di latte
come k~luis cento per cento preso male
fossi preso bene manco mi sarei messo a rappare
god bless mostro di lochness sulla strumentale
cinquanta barre per sdraiarti in orizzontale
questi mi fan cagare sorrisi finti come sulle fototessere
un malessere cronico generale n~o~r non si riesce a genuflettere figurati per l’onnipresente sopra l’altare
a meta tra l’essere vivente o ibrido
tra essere arte o l’arte dell’essere libero
a metà tra vivere per scrivere o per vivere
una vita pericolosa velenosa come morsi di vipere
sto bicchiere sarà per poco mezzo vuoto dopo che b~ttero giù la sua prima meta
chi mi conosce lo sa diversamente genio
smetterò quando diventerò astemio, cioè mai
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