lirik lagu marco male – taglio di capelli
tremo. voglio una mano sopra la testa
volo nel cielo. sono leggero. mi hanno fatto con la carta pesta
e taglio come vetro, anche se forse non lo direste
a parte ciò che volevan le maestre, andavo a scuola per imparare che
devi avere sia la prima parola che l’ultima se no ti faranno la festa
tipo i bambini che ridono a caso se non vuoi parlare di figa, puttane e sport
ho perso la testa ma è giù che cerca
guarda la mia testa:
il mio taglio di capelli non è un è un taglio di capelli
non sono come te, come lei, come quelli
non mi faccio le foto perché non voglio vederli
quelle te le fai te a te. a te. a te. a te
a me delle tuе storie non mi frega non mi frega un cazzo
lеggerai le mie memorie quando mi ammazzo
o comunque quando muoio se alla fine non lo faccio
diranno tutti: “marco era un bravo ragazzo.”
non so se davvero lo sono
o se mi importa cosa sono
basta che me lo scrivi tu sulla lapide quando muoio:
“vissuto in uno zoo e morto nel buco dell’ozono.”. no
il mio taglio di capelli non è un è un taglio di capelli
non sono come te, come lei, come quelli
non mi faccio le foto perché non voglio vederli
quelle te le fai te a te. a te. a te. a te
nono, il mio taglio di capelli non è un è un taglio di capelli
non sono come te, come lei, come quelli
non mi faccio le foto perché non voglio vederli
quelle te le fai te a te. a te. a te. a te
ma te che cazzo vuoi? non sei il mio fidanzato
io ti ascolto soltanto se mi hai finanziato
tu per piacere agli altri ti sei canonizzato
io sogno di esser come i miei idoli ma più realizzato
anch’io son partito dal fondo anche se i miei stanno bene
e a differenza tua non mi circondo di mezze seghe
se suona come un affronto è perché ho spiegato bene
tu stai bene solo nella neve perché porti le catene
io quand’ho iniziato ero più piccolo, un po’ più viziato e meno sicuro
ma ho c~n~lizzato nel mio intimo un odio limpido come il buio in cui mi sono
fatto strada più di un miglio e va come miglioro
fanno: “chissene.” ma non vincono. vado a vincere. sanno chi sono
lasciami libero di essere vero e sappi che non è una domanda
non voglio vivere come uno zero leccando il culo a chi comanda
sono quattro mesi che non mi taglio manco i capelli e la barba
tra un po’ non mi riconoscerà nemmeno mia mamma
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