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lirik lagu lord madness & gian flores – nudo

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[testo di “nudo” ft. hyst, claver gold & tmhh]

[intro: hyst]
ehi, è hyst, socho
stay in dojo
eh, yeah, yeah, yeah, yeah, yeah
ehi, ehi, ehi

[strofa 1: hyst]
nudo come mamma m’ha fatto (ehi)
nudo come quando nasciamo
assurdo come un quadro astratto (ehi)
nudo come quando amo
dicono che sono nato già vecchio (ehi)
forse perché vivo da forsennato
perché mi sono sbagliato parecchio (ehi)
ma poi mi sono anche perdonato
ora mi posso guardare allo specchio (ehi)
senza sentirmi giudicato (ah)
perché non lascio mai un posto in cui vado (ehi)
peggio di come l’ho trovato, yah
criminali e banditi, siete tutti una gang
è tipico dei falliti di non credere in niente
miti per i bambini (yah), tatuaggi, orecchini
ma io vivo senza vestiti e senza più maschеre, ah (yeah)
vivo nel mirino di più di un cеcchino che si nasconde dietro al mio passato (ehi)
se nella bara ci fosse lo spazio, lui si porterebbe pure l’avvocato (oh)
sento lo sguardo addosso, il puntino rosso, proprio qui, nel centro del costato
ma io resto in piedi, dritto, puro e disarmato (sono nudo)
[ritornello: tmhh, claver gold]
mi sento come fossi nudo, non guardarmi negli occhi
oltre la siepe il buio dove tu ti nascondi
solamente per non dirti: “addio”
questo buio me lo vivo anch’io
a galla come corpi morti trasportati dal tempo
le note danno luce a tutto il buio che hai dentro
solamente per non dirti: “addio”
questo buio me lo vivo anch’io (ehi)

[strofa 2: claver gold]
nudo ma vestito (no, no, no), senza l’appetito (no, no, no)
io ti ho aspettato nel letto impaurito, non ho dormito
dicono non sia servito b~ttare giù più di un litro
vendere come un bandito, fingere ancora di amare una donna
quando hai tradito, quando hai fallito
sono impazzito, ma no, non mi omologo
recito stanco lo stesso monologo
fuori dal branco, quanto mi manco
nel soliloquio con lo psicologo
io che mi logoro come una roccia
dopo ogni goccia, giorni di pioggia
ascoli centro, droga e cemento
sputapalline sotto la loggia
sotto le stelle del cigno ad agosto
tra le bugie dove sono nascosto
non vuoi sapere a che sono disposto
io ti ho chiamato (tu), non hai risposto
io che un po’ mi son b~ttato via
non volevo diventare niente
mi ha bucato il cuore e l’empatia
non posso più stare tra la gente
l’agente bussa a casa mia
mi mescola l’ansia alla tensione
latente, la paura è lì
come dopo una perquisizione
lezione triste di vita, poi lei ritorna svestita
con le emozioni in tempesta e voce di bestia ferita
rosa di campo appassita, tavola vuota imbandita
mi spinge forte alle spalle, mi porta verso l’uscita
la stringo forte, ghermita, kouchi gari nel judo
per me lisergica amica che siede ancora al mio pasto nudo
[ritornello: tmhh]
mi sento come fossi nudo, non guardarmi negli occhi
oltre la siepe il buio dove tu ti nascondi
solamente per non dirti: “addio”
questo buio me lo vivo anch’io
a galla come corpi morti trasportati dal tempo
le note danno luce a tutto il buio che hai dentro
solamente per non dirti: “addio”
questo buio me lo vivo anch’io

[strofa 3: lord madness]
come spogliato degli affetti cari, sarà punizione divina
un’umiliazione continua, ho tre opzioni come in schedina
stringo il nodo a quel cappio, accettare quello che m’ha fatto dio
oppure non abbandonare il campo, conscio che non riavrò ciò che è stato mio
fermo inerme come congelato mentre la pioggia cade su di me
battere i piedi cosa può cambiare? serve un motivo per rinascere
le perquise della madama, l’amico d’infanzia che t’infama
una sorella ormai lontana, ma almeno so che lei mi ama
la fiducia non si regala a chi mi ha fottuto già troppe volte
oggi piangerò le marmore guardando il cielo e fumando di notte
un altro don chisciotte che non si accorge di combattere i mulini a vento
anni in affitto in un seminterrato, come stare in isolamento
quanto tempo in una casa popolare da abusivo, senz’acqua
la sfiga quando s’attacca, non si scolla, è super attak
nato senza camicia, ma con l’elmetto del vietnam
corro verso la libertà, dentro di me un piccolo forrest gump
dormire su di una sedia due mesi ha forgiato la schiena, che invece di spezzarsi, si è rinforzata
pelle così dura, è cemento a presa rapida
se mio padre fosse qua, forse mi riempirebbe di schiaffi
io lo riempirei d’abbracci chiedendogli di perdonarmi
mamma mi difenderebbe, seppur preoccupata perché non studio
in molti casi non serve cappotto, certe mancanze ti rendono nudo
mi sento nudo, mi sento nudo, mi sento nudo, mi sento nudo
mi sento nudo, mi sento nudo, mi sento nudo, mi sento nudo
mi sento nudo


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