lirik lagu king le one – dieghito
[intro]
ye yeah, non lo so
forse sì, forse no
dieghito, dove cazzo sei, ehi, eh, woh
[strofa 1]
voglio fuggire da me, me
cambiare vaso, ogni seme
da solo o in gruppo, fra insieme
spiega il concetto di bene, ye ye
storia, coma, ora, uomo
vola sopra piazza duomo
ho cinquanta chiamate perse sul mio cellulare
cinquanta cellulari persi nelle mie chiamate
trenta messaggi non letti
i miei cazzi, permetti?
il mio cuore è un polaretto messo a congelare
fragile morte
fuori fa freddo, io esco in canotta
non si ricorda
freddo, nel petto una doppia calotta
anche a dicembre il cemento mi scotta
penso a parole da dirti
quando ho concetti da esprimere sui miei diritti
per far coincidere amore e sorrisi
non bastano frasi di quattro falliti
noi con le cimici addosso, i vermi nel cranio
i bozzoli appesi alle palpebre
oggi non mi riconosco, mi sento strano
il cuore mi ha iniziato a battere
[ritornello]
e quando mamma mi diceva “sarai forte”
sapevo che erano frasi fatte
diceva “con la testa puoi aprire tutte le porte”
io ho provato a aprirle, sì, prendendole a testate
sai che sono morto circa dici-ssette volte
sai che non ricordo manco come vi chiamate
questa mi scrive amore ma sono le tre di notte
se non fosse chi è l’avrei già presa a sprangate
[post-ritornello]
e dicono “sii crudo, crudo”
vogliono diego appeso sopra al muro
non hanno capito com’è che gira
voglio tutto, ma non prenderò tutto
voglio lasciare un pezzo di pane per chi mi sfida
e lascerò distrutto tutto, tutto, tutto
tranne la culla della mia vita
dieghito sarà culto, punto a capo
la prossima storia fra, è sempre la mia preferita
[strofa 2]
ye, parlo di amore nei pezzi
parlo di quanto c’ho l’odio per questi
a volte serve incazzarsi e comprendi
quanto volevi qualcuno, fra, quando lo perdi
sabato sera, occhi verdi
occhio a chi cerchi, troverai drammi
se non selezioni persone e legami
pesando voglia e da un lato gli sbatti
forse ho paura, che ho fatto? giura!
fra, sto smontando la montatura
fra, sono in scazzo con la natura
fra, è pure l’anno della matura
se tu sei debole sfonda le mura
rompiti i gomiti, fra, ogni giuntura
bro, fatti i calli prendendoti a schiaffi
guarda davanti allo specchio e sputa, sputa
e non lo sanno come ho fatto a scappare senza ricordi
del resto mi sono rimasti solo amici morti
le mani insanguinate, le manate sopra i fogli
la testa incasinata, il vomito, “mo’ come torni?”
ogni puttana infame che mi ha fatto ricordare
quanto un cane sia solo senza un padrone
e mi fa male
ma adesso, fra, so che è uguale o per un pelo più diverso
quanto cazzo sia una merda un padrone che non ha il cane
[ritornello]
e quando mamma mi diceva “sarai forte”
sapevo che erano frasi fatte
diceva “con la testa puoi aprire tutte le porte”
io ho provato a aprirle, sì, prendendole a testate
sai che sono morto circa dici-ssette volte
sai che non ricordo manco come vi chiamate
questa mi scrive amore ma sono le tre di notte
se non fosse chi è l’avrei già presa a sprangate
[post-ritornello]
e dicono “sii crudo, crudo”
vogliono diego appeso sopra al muro
non hanno capito com’è che gira
voglio tutto, ma non prenderò tutto
voglio lasciare un pezzo di pane per chi mi sfida
e lascerò distrutto tutto, tutto, tutto
tranne la culla della mia vita
dieghito sarà culto, punto a capo
la prossima storia fra, è sempre la mia preferita, ye ye
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