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lirik lagu kime – la tina 4.20

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[verse 1]
nove e mezzo esco per andare in piazza, senza mezzo
di beghe ne tengo già abbastanza, se la prendo me le cerco
mi bastano quelle
stavo bene con lei che era così -ssente
infondo parlo così almeno così mi si sente
vada via da qui chi è intelligente
arrivo in piazza c’è la stessa gente
stesso ambiente, stessa svampa
se non vali tanto non la vende
a volte qualcuno se ne approfitta, t’ affitta poi ti ipnotizza
tempo di due messaggi sei dentro al giro
fra domanda e offerta chiama quel tipo o quel tipo
sei anni vidi una siringa, al parco, in terra
lì capisci poco ma capisci dopo
quando guardi negli occhi chi si è salvato per poco
che poi ci pensi domani, ma un’ora fa era mezzanotte
farò tardi al lavoro
lavare i piatti e sporcarsi
toccarsi i cuori e spogliarsi
lasciami solo nei parchi
non voglio le arie degli altri
fatico a complimentarmi, fallito a relazionarti
più in là degli occhi non guardi
è tutto un come ti vesti, zero gioco di sguardi
per provare a fermarvi
siete cosi social lo sono così poco
la gente la guardo in faccia non in foto
quando lavoro non mi p-ssa un attimo
un posto per dormire e mangiare me lo dà anche il gabbio
perché farsi in quattro?
mi faccio un giro di scorta
faccio un tiro alla volta
la lascio spenta a riprendere fiato
rimangono sempre i sensi di colpa
ma avere un bel p-ssato non ti dà la forza
paragonabile all’età da dirottarmi di notte
quanto vale la tua sincerità
ha fatto male percepire che non era la tua esatta metà
quante volte succede?
anteporre sé stessi, farò leva sui testi
sei bella come la tina alle 4:20

[verse 2]
che poi alla fine dei conti
c’ho fatto un cazzo dei conti che mi studiavo alle superiori
che mi impegnavo ma stavo fuori dove stanno i fiori
a farmi forza per non farvi fuori
la mia storia non vi ha colpiti
non c’eravate voi nel centro di cento mirini
non ti bastava andare a tempo con le dita
fanno la musica degli altri ma ben servita e bella vita cazzo
che poi alla fine dei giochi qua hanno giocato tutti
sia le macchinette che chi le prende a pugni
e chi musicalmente non ha i miei gusti
fra’ tempo che mi ascolti ne ho già pr-nta un’altra
tempo di fare soldi o fare soldi a tempo
tento la seconda e il tempo p-ssa
da una stalla ad un’altra i miei lavori
farò l’astronauta
stare in campo non in panca
poi le cose che ho perso zio dovresti vederle
rimarresti di gesso a vedere cos’ han fatto
dopo ciò che mi han detto
scrivo in balcone con un posacenere in cui si posan rogne
non dirmi di riflettere lo faccio troppe volte


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