lirik lagu juta.goth – alla condé
[strofa 1]:
queste sono le mie ultime lacrime
negli occhi ho una vita che non hai te
io che garantisco veritá ma appena volto l’angolo è uno spettacolo gèlèdé
tu che geli me?
se tu sei la protagonista di romanzo crimale e sono io quello freddo come antartide
come andarmene
se no rischio che la uccido pia de’tolomei
salto questa vita con dei tagli corsa
la ricordo anaffettiva e non darmi forza
qui si chiede il rispetto ancora quanto costa
io te l’ho dato da bambina come disse korczak
non ti ho vista con la coda ma solo coi lisci
piena di rimorsi dimmi come li gestisci
in para coi gin lisci, mentre lei scorda
che voleva mordersi la coda ma era troppo corta
e questa barba che non cresce ma divento grande, bussando alle porte dell’amore in desolate ande, aspettando che si aprissero in pieno giorno
e solo allora scoprí che fu una strada senza più un ritorno
lei che stava zitta mentre la osservavo
e se si fosse accorta avrei cambiato sguardo
facevamo avanti e indietro come delle gif
e cercavo di vederla dagli strappi sui leggins ma….
io pensavo alla fine stando gia all’inizio
l’amore più che odio divenne un supplizio
io pensavo di arrivare su di un picco bianco
mentre in testa avevo ancora l’intimo in bianco pizzo
io nel petto ho un cuore senza più rintocchi
col borghetti l’anima costruisce borghi
io per te ancora dedico mat-ta e occhi
mentre tu ti dedichi con la mat-ta agli occhi
[bridge]:
gambe tese in avanti questa sará la mia strada
lei che mi abbandona, nuovo jacques, mentre bevo jacques e abbandono casa
l’ultimo goccio, prima che finisca e rimanga tutto sulle corde
la rochere è vuota, sotto spagnoletta, la lascio cadere, e muoio alla condé
[ritornello]:
muoio alla condé, muoio alla condé
sotto spagnoletta muoio alla condé
muoio alla condé, muoio alla condé
qui la vita è stretta muoio alla condé
morto alla condé, morto alla condé
sotto spagnoletta morto alla condé
morto alla condé, morto alla condé
sei tu sei la musa son morto per te
[strofa 2]:
giravo nelle strade chiuso in depressione
osservavo chi si erige e cade dalle scosse
l’umano accolse gli altri ma non accolse
me, che prendo i trampoli e volo via alla josef förster
perso nella mente come kurelek
paracelso, curo gli altri ma chi cura me
io voluto che
il male e il bene si incontr-ssero solo sopra inchiostro: johannes gutenberg
aver finito una storia ti ha reso arrogante
potevo scegliere di prendere altre mille strade
ma come te, te l’ho detto non ci sono tante
avrei preferito fossi solo un semplice p-ssante
e tutto quello che è stato non ci sarebbe
tutti i pianti versati in giornate fredde
tutti i messaggi scritti nelle coperte
perchè davanti alla vittoria vedi ci si perde
vedi ci si perde giù nell’abisso
avevo in mente la vittoria ma non ho vinto
tu dicevi “ho mille obiettivi guarda li realizzo”
si ma il princ-p-le mi dispiace non l’hai visto
e tu che parlavi mentre io ascoltavo
e ripetevo in mente tutte le mie pare
tu hai perso me che ero d’amare
mentre io ho perso te che eri da mare
[bridge]:
gambe tese in avanti questa sará la mia strada
lei che mi abbandona, nuovo jacques, mentre bevo jacques e abbandono casa
l’ultimo goccio, prima che finisca e rimanga tutto sulle corde
la rochere è vuota, sotto spagnoletta, la lascio cadere, e muoio alla condé
[ritornello]:
muoio alla condé, muoio alla condé
sotto spagnoletta muoio alla condé
muoio alla condé, muoio alla condé
qui la vita è stretta muoio alla condé
morto alla condé, morto alla condé
sotto spagnoletta morto alla condé
morto alla condé, morto alla condé
sei tu sei la musa son morto per te
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