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lirik lagu jek dicoppe & fondazione kilroy – il pianeta d’acqua minerale

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il prossimo è il pianeta d’acqua minerale!
la città dei bambini abietti!

vibrione noto imbecillone
già faceva lo strillone
e inventava sempre le parole
da urlare ad ogni eguale
che restava per la strada
ad ascoltare
che vi piacerebbe di ascoltare
che vi piacerebbe di vedere
dei mastini mangiare vostra zia
o una carica della polizia
se non pensate, non urlerò
e la gente allora per pensare
cercò solo di desiderare
mucche per il latte
fatto in casa
od una campana come sposa…
fino a che il vento non soffierà
la focaccia già si sta gonfiando
mentre il porco va via correndo
sull’oceano di paglia…
radio pulce ora non trasmette
mentre il cane si sta grattando
per poterli sfrattare
per non cacciare la musica
il cane decide
di comperare un bel kazoo
fu proprio allora che
la pulce incontrò
il vecchio porco che
correva in su e in giù, o forse no
con quella tavola
apparecchiata da
chi era affamato
con il consiglio di
chi aveva cucinato
e con la gente di quel pianeta
mangi un papa e poi ti metti a far la dieta
quando senti di rotolare
non sai dire se stai bene o se stai male
quando vedi che sai nuotare
non ti puoi e non ti devi spaventare
se ricordi il mondo in cui vivi
non puoi certo ingannare i tuoi pensieri
gente morta, morta affogata
ce n’è sempre, ce n’è sempre stata
gente morta, morta dilaniata
da una bomba, da una granata
sul pianeta d’acqua minerale
c’è chi crede che il bene sia male
ha ragione chi dice alla gente
che chi è scemo non capisce niente
chi nasce sul pianeta
nasce per sé
sul fondo cadendo
strisciando, piangendo
come un re
chi mangia sul pianeta
può vivere
chi beve deve morire
deve pagare con la vita
ciò che ha bevuto
era più semplicemente
la casa della testa d’altra gente…
chi si sente sicuro di sp-cciare
cianuro come caffè
e chi non soddisfatto
di girare col lutto:
quello del re…
la mela è per terra
il bimbo sul letto
il sangue è distrutto
non p-ssano gli anni
ma neanche i malanni
di quel vecchio bimbo
c’è chi si è stufato
e c’è chi si è venduto
chi non ha resist-to
e chi ha preferito
la morte alla vita
senza farla finita
odiando le piante
sputando ogni dente
si getta nel vuoto
di un ventre
così
così prigioniero
in un mondo straniero
fatto di plastica
masticata
da vermi e da topi
che società fanno
e abbattono insieme
il malanno
sentendo la radio
la radio del cane
sa tutto di calcio
di storie strane
quando sente quella radio
lui si mette sopra un podio
a parlare di… libertà…

acido acido, cibo acido
acido acido…


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