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lirik lagu io (ita) – scottano!

prima strofa

ho le scarpe un po’ stanche e sole
le suole che scottano dove
riporto il mio peso a terra
e penso stia meglio altrove
ma non posso maneggiare il mio estro per sempre
parto per pari idee, disfo per fare pre’sto messo male se, nessuno sente:
un distacco alle ore’cchiedo di rifà, di rifarlo attento
torno a sogni scalzi con i calli da tempo, ma il terreno è tremendo e tremo qua, preso dal pensiero del tempora’‘llento già

cambia, quanto ti puoi fermare
resta, pensa poi a tornare
tolgo quel poco che rimane
per cui speri
rido poi di pancia se qui cadi o scendi
primo a consumarsi tra ritagli e sprechi
cerco spazio e incastro qui
cerco casa in casa mia
alzo il tono se il mio fiato mi protegge
prende e parla poi la vostra lingua che vi veste in cambio

ti ho amato a parte lesa, ci stavo aggiustando;
messo mani alla tua vita, credo, tolto il braccio non sapevo come usarlo; come farlo, carta bianca, carta in bianco/ guarda quanto sbalzo, mi incarto qui salgo se rinasco adatto per te

rit

non sogno con la luce accesa
c’è luce anche sul buio pesto

vieni e spegni tutto, nero
vieni e brucia tutto, nero

non darmi guai, non mi~ dammi dei mai, non mi dare mai tagli che bruciano se al freddo, freddo, freddo

sciolgo il ghiaccio complice

perdo, perdo

il petto mio per darti a me

resto, resto

resto con le mani con’

tento, tento

di non risvegliarmi solo

seconda strofa

bagno i fiori d’ac’quasi ci inciampia’molle di brillantini di sudore uma’non andare e non è tanto per legarti qua
cade aria da dietro, piove il vento porto materia a me, se ti giri da me
cerca di vedere attorno quanto spazio danno
sbuccia, strada quanto brucia, scioglimi le lacrime, richiama la rinuncia ‘ché per farlo non ti serve avere nulla; vivo per le mani tue che mimano le urla
urla

pezzi qui, vibrano solo per cambiare spazio, colpi di riguardo a caso, dove dormono;
vestimi di corpi altri che mi guardano soltanto per spogliarmi dalla voglia al collo

ti ho amato a parte lesa, mi stavo annoiando
dato peso all’emozioni al centro;
dopo di fatto sono morto stanco, notti al caldo, patti in saldo, cambio intanto, scelgo il tempo e spazio, mi incastro mi salvo se rimango solo con lei

rit

non sogno con la luce accesa
c’è luce anche sul buio pesto

vieni e spegni tutto, nero
vieni e brucia tutto, nero
non darmi guai, non mi~ dammi dei mai, non mi dare mai tagli che bruciano se al freddo, freddo, freddo