lirik lagu gius – l’alba di un tramonto
[strofa 1]
ti sei mai chiesta
perché siam così lontani?
tu la tempesta
io la quiete che cercavi
mi hai detto “resta”
e con le labbra mi tentavi
ti ho detto “accosta”
perché guidavi senza mani
poi giuravi senza mai giurare
e ostentavi senza mai stentare
e le foto di noi due al mare
per quanto le cancelli non le puoi dimenticare
vado in para se mi guardi per capire a cosa pensi
non s’impara dai ricordi ma rivoglio quei momenti
e se chi cerca trova
chi trova se ne scappa
e con l’ansia di trovarti ti ho cercata dentro un’altra (dentro un’altra)
ho il mare nella pancia
la secca nella gola
e mi secca consolarti quando poi ti senti sola
m’aspetti sotto casa a parlare con la luna
ed aspettar si faccia l’una per sentirti dire scusa
[bridge]
ma scusami per cosa?
mi sento sottosopra
non esci dal buio se ti vesti di rosa
ti ho detto che ti amo
mi hai risposto “che cosa?”
io e te siamo una bomba
che non è mai esplosa
[ritornello]
e quella sera
mi hai ferito un’altra volta
e non sei sincera
se non sai di chi è la colpa
sembravi vera
ma non ricordo l’altra guancia
e vuoi la luna
da chi sta sotto la pioggia
sei una rosa senza spine che le ho tutte nei miei fianchi
cominciando dalla fine eravamo entrambi stanchi
il tatto così fine ma gli sbagli troppo grandi
con i passi così lunghi
sta sicura inciampi
[strofa 2]
viviamo tutti i giorni come fosse il giorno dopo
ma più pensi che c’è tempo e più te n’è rimasto poco
scopiamo senza scopo
due forchette per un brodo
non ti crescono le ali se cammini sopra il vuoto
la penna mi ha salvato è l’espressione di me stesso
il passato è solo un passo
il futuro il suo riflesso
ogni scelta ha il suo risvolto
troppi sbagli in un rimorso
ma quanto cazzo aspetti per scordarti di un ricordo?
pensavi fosse l’alba ma era l’alba di un tramonto
se fossi più minuto te ne andresti in un secondo
esci fuori per il corpo
ma ora esci dal mio corpo
sei solo superficie di uno sguardo più profondo
eri la sillaba mancante di un discorso senza senso
io il battito più grande del tuo cuore di cemento
mi hai invitato al posto nostro
mi è sembrato fuori luogo
tutto fumo e niente nostro
siamo cenere di un gioco
[bridge]
bevo le mie lacrime ed è peggio del petrolio
in un mare di speranza sono un ponte levatoio (ponte levatoio)
ti guarderò dall’alto quando posso finché muoio
chiudi a chiave la tua stanza ma mi lasci in corridoio
[pre~ritornello]
ma io sfondo quella porta perché d’altro non m’importa
che scriverti sul cuore per lasciarti la mia impr~nta
e se ogni volta mi ricorda
la nostra prima volta
non è la prima volta che sei scoglio per un’onda
[ritornello]
e quella sera
mi hai ferito un’altra volta
e non sei sincera
se non sai di chi è la colpa
sembravi vera
ma non ricordo l’altra guancia
e vuoi la luna
da chi sta sotto la pioggia
sei una rosa senza spine che le ho tutte nei miei fianchi
cominciando dalla fine eravamo entrambi stanchi
il tatto così fine ma gli sbagli troppo grandi
con i passi così lunghi
sta sicura inciampi
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