lirik lagu giummo – misantropya
[strofa 1]
è misantropya dove ti scrivo
il solo posto in cui di sogni io son privo
prima per la gente del posto io soffrivo
ora che sono come loro sì che vivo
questo è il regno dell’odio
non c’è gara che tu vinca non c’è gara senza podio
è una dittatura che non ha eguali
nessuno regna bene ma son tutti quanti squali
nebbia fitta che sale
che avvolge i volti i corpi e nasconde il male
non ti fa vedere nulla perché è tutto offuscato
prova a ribellarti perché il tutto è sbagliato
gente che parla ma non sa che cosa dice
diffondono odio che dei mali è la matrice
ma è un sentimеnto che ci rende carcеrati
siamo uomini con i pensieri incatenati
immersi nella confusione più nessuna emozione
in questo cataclisma solo l’odio fa eccezione
non si trova soluzione per questa situazione
di sto passo l’odio distruggerà la n~z~one
[ritornello]
l’unico posto che sai già dov’è
perché è intorno a te ma non sai il perché
misantropya non è un’utopia ma
faccio finta non sia più cosa mia fra
l’unico posto che sai già dov’è
perché è intorno a te ma non sai il perché
misantropya non è un’utopia ma
faccio finta non sia più cosa mia fra
[strofa 2]
corro fra i vicoletti ho la nebbia nelle vene
la gente mi sta stretta scappare mi farà bene
vieni via con me dai
misantropya ti logora da dentro anche se non lo sai
so che qui stai bene ma è solo un’illusione
se mi seguirai cambierai opinione
vai sulla retta via non te ne pentirai
perché è la misantropia a metterti nei guai
le persone son cattive ma io un po’ di più
la colpa è del paese che mi fa sentire giù
provo a liberarmi allora scrivo
tu prova a salvarmi dall’uomo recidivo
l’odio per il quale io mi scuso
creato anni orsono a causa di un refuso
è racchiuso nella testa dell’ottuso illuso
la vita qui è un sopruso
rifugiati fidati è meglio scappare di qui
scappa da sto posto e questo posto scordati
salvati lavati dell’odio dei tuoi simili
fregati di sto posto e di sto posto privati
[ritornello]
l’unico posto che sai già dov’è
perché è intorno a te ma non sai il perché
misantropya non è un’utopia ma
faccio finta non sia più cosa mia fra
l’unico posto che sai già dov’è
perché è intorno a te ma non sai il perché
misantropya non è un’utopia ma
faccio finta non sia più cosa mia fra
[outro]
sono vittima dell’oscurità
diffusa per le piazze di questa città
ho provato a lamentarmi ho provato a gridare
ma purtroppo questo mondo non ti lascia più andare
ora convivo con questa emozione
l’ho voluta chiudere in questa canzone
ho racchiuso tutta la misantropia
in un cassetto dentro casa mia
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