lirik lagu giovani benzinai – bouquet
(strofa 1, condominio)
nelle mie rime c’è nostalgia
come se vivessi oggi ma scrivessi domani
io che ti credevo un po’ più mia
passare dal vedersi poco al non vedersi mai, no
mi sento come quel tuo vecchio cell
che non regge più di un’ora senza metterlo in carica
ma che cosa vuoi saperne te
non hai vissuto lo squallore di qualcuno che panica
sono il tipo che comprando i dischi se sbatte e ascolta solo musica da spotify
tu piangendo urli non mi capisci sbatti la mia porta ed io mi chiedo come cazzo fai
il tuo ricordo sfuma come il latte nel mio caffè, in queste sere che
mi nutro di malinconia per non morire di fame
e sputo rabbia in queste lettere dirette nell’ade ciao
(bridge, condominio)
ho bisogno di tempo per andare oltre
ho bisogno di spazio per averti accanto
mi serve una mano perché sto annegando
il mare mi travolge con le sue onde
(ritornello, turbina)
buchiamo la notte come lucciole
come d’inverno le primule
le avevo raccolte per farci un bouquet
le avevo raccolte per farci un bouquet
(strofa 2, turbina)
vado a letto presto, un altro giorno perso
un altro giorno perso e non ti avevo detto
che oramai detesto ogni comportamento
che mi porto appresso e non ti avevo detto
degli eterni mesi che ho speso a pensarti
e dei sentimenti intenti a consumarmi
quanti testi avrei voluto dedicarti
stretti ma distanti in cinque metri quadri
e ho lasciato aperte un po’ le tapparelle
così entra un po’ di luce dentro al mio sguardo assente
i lampioni in strada sembrano le stelle
con le foglie di novembre che colorano il quartiere
ho fatto un sogno e ti ho rivisto sotto un temporale estivo
mi ha travolto ero smarrito ho aperto gli occhi era sparito
quindi ho chiuso un altro libro non l’avevo digerito
te ne ho regalato uno ma chissà se l’hai finito
(bridge, condominio)
ho bisogno di tempo per andare oltre
ho bisogno di spazio per tirare il fiato
il mare calmo ferma tutto non conta chi siamo
ma se mosso ci travolge con le sue onde
(ritornello 2, turbina)
buchiamo la notte come lucciole
come d’inverno le primule
le avevo raccolte per farci un bouquet
le avevo raccolte per farci un bouquet
(strofa 3, condominio)
mi ricordo quelle notti passate sul divano
respirando scoordinati ma legati per mano
che se ci pensi bene cambia anche il numero
fra i baci che ci danno e i baci che ci diamo, dai
se vai a caccia d’amore poi non lo meriti
che giri e in faccia hai il dolore e non li eviti
gli sguardi di chi pur ignorando
vuole giudicare qualcun altro, è un dato di fatto
ti scrivo stronza ma non mi rispondi su whatsapp
forse ne hai le palle piene di mille bla bla
relazione in bianco e nero come un paio di vans
dicono goditi l’amore finchè hai quest’età
quando esci di casa ho paura che non torni
forse è la volta buona non ti sento da giorni
perché quando sono stato male ho seguito te
mentre tu inseguivi i sogni
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