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lirik lagu giacomo scutellari – la città di carta

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[testo di “la città di carta”]

la mia città è di carta e la puoi ritagliare
sta tutta in una tasca, sarà perché è normale
la mia città è di carta, ed è bagnacavallo
se guardi in filigrana c’è un cuore di metallo
metallo sulle unghie, sul collo di un fucile
le notti sono lunghe e non si può dormire

la mia città è di carta e quindi pesa poco
perciò da queste parti c’è l’allergia del fuoco
e il fuoco si avvicina, un fuoco canadese
e qui è tutto di carta, piccioni, i vicoli, anche le chiese

che fatica i miei vent’anni
sotto questo cielo storto
ma mi piace quando dici
ma mi piace quando dici
ma mi piace quando dici che sono ancora portos

e allora prendo fiato e stringo la cintura
il giorno è scoperchiato, non posso più averе paura
paura delle bombe chе dormono per terra
paura per il fronte, che ancora sa di guerra

e un passo, un altro passo, la fame e le ferite
ma ho la testa più dura di un sasso
e gambe dritte come matite
e la città di carta è identica ad allora
tu prova a cercare in una tasca
tu prova a chiedere a scuola

che fatica i miei vent’anni
sotto questo cielo storto
ma mi piace quando dici
ma mi piace quando dici
ma mi piace quando dici che sono ancora portos
ma mi piace quando dici
ma mi piace quando dici
ma mi piace quando dici che sono ancora portos
che sono ancora portos
io sono ancora portos


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