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lirik lagu fede consiglio – de chirico

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[intro]

la voce sporca la luna storta il motto “sarà per un’altra volta”
‘sta vita è porca, ma quando vieni bro si sposta
vorrebbe fottermi e non centra il bondage
piscerò sulla sua tomba, scusa la spocchia

[strofa 1]

cattivi e buoni non centra, fai la cosa giusta non c’è ricompensa
colmare vuoti con gli extra, pregando un dio a caso che mi protegga
nuoto col mare in tempesta, un dubbio che mi tormenta
sul mio futuro un mutuo un’ipoteca bene e male per crisi di coscienza
approccio accademico, non è nulla senza pratica
tengo un g di ‘sta blue cheese nei miei blue jeans per ‘sta routine fredda е apatica
bacia guance di chi non ti fidi vizi e rischi i meglio afrodisiaci
il mostro chе hai dentro ti sbrana col tempo o poni confini finchè ci convivi
cl!ck cl!ck flash bravo sorridi, nuovi clichè per ‘sti buonisti
tanti manichini col prezzo addosso ho dato un prezzo all’odio ho i miei buoni motivi
sondo il terreno, faccio il mio ciò che devo nessun uomo è un’isola
se è da sola ogni persona è piccola terra bruciata e il tuo alter ego scricchiola
brucio come l’orgoglio, l’ambizione qua consuma gli uomini
quello che devo, quello che voglio, faccio una scelta poi prego il signore di assolvermi
fame da lupi, zero cash bro no non posso comprare da gucci
fallo anche te, tanto lo fan tutti e chiudi la bocca, lascia parlare gli adulti
[ritornello]

homie, stiamo in punta di piedi
per cercare altri cieli, per sentirci più vivi hey
mamy, lo so che non ci credi, a tutti questi scemi
che fanno tutti i crazy hey (x2)

[bridge]

ma non sarò mai come loro mai
sembrano tanti manichini con il prezzo sopra (x2)

[strofa 2]

il suono è maledetto perchè c’ho il male dentro no non ho fatto il mio se non viene giù il tetto
questo è il mio vademecum, se è tutto sottosopra è dura fare centro
sì ti disrispetto se ti fingi grezzo così tanto uguale a tutti quanti gli altri
a furia di voler sembrar diverso
cuore sui bpm, pisci in piedi sì non si direbbe
questi parlano di tarantelle, la differenza fra un all you can eat e due etti di tagliatelle
il vero dal finto lo si riconosce a pelle
se non riesci a distinguere, dai baby lascia perdere
scalda il fumo fino a che si sgretola fotti il pubblico finchè ti venera
chi c’ha il pane non ha i denti chi li entrambi spesso è il primo a piangere miseria
complice chi lo dimentica, diffido di chi fa la predica
cambo la mia unità di misura di un uomo a seconda del prezzo di vendita
la storia la scrive chi vince
nuoto in ‘sto mare argentato è stagnola con dentro le ceneri della fenice
sbrano ‘sti piranha di merda me li mangio crudi assieme alle squame e le lische
ululiamo ubriachi alla luna così come se ci potesse sentire
[ritornello]

homie, stiamo in punta di piedi
per cercare altri cieli, per sentirci più vivi hey
mamy, lo so che non ci credi, a tutti questi scemi
che fanno tutti i crazy hey (x2)


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