lirik lagu faster (bnkr44) – sogni di grafite
[testo di “sogni di grafite”]
[strofa 1]
è l’ennesima flotta di rime che lancio
e alimentan la voglia di vivere
che già di mio sto nell’oblio e a malapena ho la forza di ridere
vorrei descrivere il mio stato d’animo
così da darmi una diagnosi certa
son stato bravo, ma allo stato brado
ed in testa ho tempesta e c’è stato d’allerta
capita spesso che trovi rifugio dove il fumo si fa più denso
quale complesso, io se indugio sul futuro è perché ce l’ho perso
capita invece che trovi risposte sensate dentro il cielo terso
siam tutti per uno, da solo è nessuno
e io sono tutt’uno con questo universo
difendo la mia arte come mecenati da dei desensibilizzati
che il senso di vivere scordano
e dopo distorgono tutti i suoi significati
abbiamo potenziali energici c~n~lizzati
i quali si estendono ramificati
sgorgano dai cuori grossi e risanano quelli ormai fossilizzati
ho visto uomini contro uomini
sempre in lotta per essere autonomi
sono tessere, ma dello stesso mosaico, fra’, indoli fratricide
non serve li sgomini, se vuoi puoi renderli docili
dipende come li domini
tanto alla vita non si dà valore finché la morte non la uccide
[strofa 2]
ricordo agli albori gli errori che ho fatto
i primi amori ed i cuori che ho infranto
schiavo dei resti di un circolo karmico, ancora li sto riscontando
ma sto riscontrando dei miglioramenti da quando
so che siamo ignari e in due punti divisi del mondo
però nel profondo ci stiamo aspettando
noi viviamo da sempre pensando al ricavo
chiaro, l’uomo ne sente il richiamo
vorremmo avere più di ciò che abbiamo
e poi se non succede ci rammarichiamo
non voglio chiarimenti, ne lamenti
da te che rientri tra i malviventi
non dire che sei nato male, non barare
il lupo che prevale è quello che alimenti
quando ho un senso di depressione non cerco repressione
guardo il sole dalla luna per intercessione
e lava dalla mia anima ogni imperfezione
come un’asceta che cerca l’ascesi, lontano da ‘ste persone
sono una lettera senza una meta
una linea retta che aspetta un’intersezione
è l’introspezione il motore che mi fa pensare
forse è il non accettare me stesso
che poi con il tempo mi fa migliorare
è da un po’ che lo cerco di fare chiuso da solo in un cerchio di pare
da troppo tento di cambiare in meglio
ma resto il me stesso che gioca a variare
[strofa 3]
mi sveglio steso di petto
con lo sguardo mezzo perplesso
ogni ricordo appreso l’ho perso
rovinato al pezzo più bello e non ci posso fare niente
svelto mi lancio dal letto
perché il mio futuro che voglio si fa col presente
poi mi risveglio, ovviamente, era solo un sogno nel sogno
sono troppo occupato al passato
pensare al futuro, no, non ne ho bisogno
da quando con te ho messo un punto
son giunto ad un punto che è di non ritorno
per questo fuggo da ogni mio rimorso
perché non sopporto che mi giri intorno
sei stato mai in fondo ai crepacci? no?
fa un freddo quasi da creparci
non ti bastano sciarpe e guanti
tantomeno il calore di baci e abbracci
e non puoi cambiarmi
dal momento in cui sono il bambino
che per arrivare al giardino
tirava testate alla porta, volendo passarci
scusami se non ho niente da darti
a parte parole per farti felice
è che la mia mente vuol focalizzarsi
solamente in quello che predilige
siamo partiti da zero, in un viaggio che è senza valige
ora valigie riempite, anime vuote e i sogni sono di grafite
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