lirik lagu esdì – 30 inverni – titoli di coda
torno a casa mentre tutto tace
illuso cerco pace in un saluto in questo imbuto di città
ma tutto va di fretta se lo insegui
il tempo è una ferrari che rincorri a piedi
per quale motivo deve essere complesso?
chiudi i tuoi occhi per cogliere il senso…ecco vivere è questo:
sogni, paure più rabbia
promesse siglate su sabbia
mio padre che abbraccia di notte mia madre, si sveglia poi ride e lo bacia
il vero ribelle è chi piange ma senza vergogna
il vero realista è chi sogna
il giorno che ha fatto la stronza ho capito che il diavolo è donna!
con molta gente ho chiuso io non voglio nuovi amici
ma quanto tempo ho perso, si…ma quante cicatrici?!
e cosa non ho fatto per un’idea?!
di tutto piuttosto che farmi abbattere
ti b~tto in un fosso piuttosto che farmi smettere
treni persi, treni presi basta cambiare una sillaba
questa notte conto i resti senza addolcire la pillola…
essere il numero 1 di qualcuno in qualcosa
essere il numero 1 mi dà vita mi ossessiona
ma cosa rimane alla fine di tutto una volta finita la gara?
io resto in disparte sgamando dall’alto la gente che bara
siamo aria, siamo fuoco, siamo acqua, siamo terra
siamo figli, siamo padri, siamo uomini di merda!
siamo vivi, siamo morti, siamo sani, siamo strani
siamo oro, siamo ladri, siamo solo esseri umani!
le figure di merda che ho fatto
però sono stato sincero
a volte ho mancato di tatto
non bastano scuse per ogni mio sclero
siamo aria, siamo fuoco, siamo acqua, siamo terra
siamo figli, siamo padri, siamo uomini di merda!
siamo vivi, siamo morti, siamo sani, siamo strani
siamo oro, siamo ladri, siamo solo esseri umani!
ho preso gli schiaffi più forti
poi le carezze più dolci
ho preso la vita a cazzotti
piangendo durante i tramonti
tu senza di me
io senza di te
ho voglia di mare, cullarmi sul moto più ondoso
ho voglia di amare, perderti e averti di nuovo!
ho voglia di stare da solo
fa male ma a volte serve
esser coscienti che nulla è per sempre, senza il perdono non siamo più niente
tutte le volte che ho detto “non sono all’altezza” mi hanno spezzato
nato a novembre con vento gelato l’ansia nel petto mi ha sempre scaldato
ansia maledetta, ansia benedetta
compi trent’anni oggi dai come festeggi?
offri da bere, paga la cena, sorridi a tutti
tutte le cose che fai come le reggi?
riempire l’agenda: colmare l’anima
la noia uccide più che in afghanistan
mare in tempesta tu resta da me
io senza di te non esisto
pensa se un giorno tutto il dolore che scrivo mi renderà ricco
ho preso gli schiaffi più forti
poi le carezze più dolci
ho preso la vita a cazzotti
piangendo durante i tramonti
ho visto il mare, ma di annegare non se ne parla
ho visto il cielo, vuoi decollare? adesso guarda!
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