lirik lagu er drago – la morte del pianeta
il mio stile è troppo alto manco fosse un annunaki
fatto perso faccio l’mc siete turbati?
vivo trip non sono un divo vip
ma scalo le montagne aspre meglio di una jeep
deep sleep sonno profondo sfondo il mondo
immerso in questo egotrip senza ritorno
nutro il corpo con le note sfioro con le mani gote
il batt-to nel petto anche se in difetto mi percuote
parlo a menti vuote di una società fittizia
che fa canestro con la mente dentro l’immondizia
piramidi di giza sullo sfondo dei miei sogni
sei diverso e allora dimmi di che ti vergogni
la gente non distingue l’estetista dall’esteta
fa niente tanto queste lingue non si danno tregua
fa niente tanto basta che si finge che ci frega
io intanto osservo dal balcone la morte del pianeta
ed ho provato a combinare le mie mosse
a combattere le scosse
la morte del pianeta
incombe e rompe fa suonare bombe
tutte queste trombe d’onde pr-nte per
la morte del pianeta
sarebbe bello vivere di pace e amore
ma chi bacia muore questa è
la morte del pianeta
non c’è una soluzione nè una direzione
siamo soli contro cosa c’è
la morte del pianeta
conta dimmi cosa conta
è meglio che un infame poi la sconta o trovare la cena pr-nta
va ad ogni persona che sente e poi si sconvolge
mi eclisso se fisso un tramonto che mi travolge
ti guardo senza che il tuo sguardo se ne accorge
parla anche quando la lingua mi si contorce
orge di parole messe in fila in una riga
fotto il destino quanto fotterei una figa
dica trentatre faccia finta di tossire
basta che fai cash tutti pr-nti a dire oh sire
tornerei alle lire solo per tornare indietro
fino a quando non sapevo l’alfabeto
adesso che rivedo le mie foto da bambino
dentro brucio lento quanto il fuoco di un camino
cammino solo come un cane solo col mio cane
perché cerco di evitare ormai le relazione umane
ed ho provato a combinare le mie mosse
a combattere le scosse
la morte del pianeta
incombe e rompe fa suonare bombe
tutte queste trombe d’onde pr-nte per
la morte del pianeta
sarebbe bello vivere di pace e amore
ma chi bacia muore questa è
la morte del pianeta
non c’è una soluzione nè una direzione
siamo soli contro cosa c’è
la morte del pianeta
sto sulla terra da appena vent’anni ma la mia città
indovina è tre millenni che sta qua e che va
in rovina sempre più di prima taci e fai la fila
prendi il numeretto che ti porta in cima all’aldilà
con te ti porti un big mc l’iphone per i tweet e i tag
ma il rap con i beat e i scratch me lo lasci a me
lascia il capitalismo il tuo razzismo ed il proibizionismo
fare spazio all’istmo dei mille perché
qui vedo che la gente arranca stanca di lottare
la gente sbarca poi l’agente sbanca ed è normale
persi in un vecchio doc-mento progetto salvato
giungla di cemento armato gundam sto perdendo il fiato
stiamo morendo l’hai visualizzato?
il vuoto come il dopo di un tornado
sono tornato dal futuro da cloni di automi
suoni di droni il mio cuore al chiuso come va la fuori
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