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lirik lagu enea (ita) – paura

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(intro)
sai, penso che
la paura sia l’infelicità
ma non per questo il coraggio è la felicità
il coraggio è semplicemente mancanza di paura
niente altro

(prima strofa)
la depressione è una paura privata del proprio oggetto
amo la musica, darei la vita per solo un verso
sembro un hooligan, quando mi dicono sei diverso
ho mille dubbi sai, mille paure di dire ho perso
scendo, penso se dire quello che penso
rendo, metto da parte due soldi perché un giorno scapperò
non dirmi no, so che ci tieni però un giorno scapperò davvero
verso cimiteri, pianeti e magari pure occhi celesti
occhi di chi in fondo ha capito che siamo persi
versi, dodici mesi ogni capodanno
dicono “ricomincio” perchè quella è l’unica cosa che fanno (sai no?)
scrivo per immagini, scrivo per tutti quelli che accettano di esser fragili
immaginati un giorno, quelli che mi odiano tutti attorno
torno, non posso perdermi questo giorno

(bridge)
senti la paura di donne e pettegolezzi
senti la paura ma siamo tutti diversi
persi come le mode che ora disprezzo
prezzo, quello che paghi se sei emerso
cercami una cura che adesso mi sento a pezzi
lasciami da solo ogni sera sono depresso
perso come l’amore che ho reso un verso
prezzi, quelli che si alzano con il vento

(ritornello)
credimi, credimi
ho paura ma credimi
credimi credimi
ho paura ma vengo lì
credimi, credimi
ho paura ma credimi
credimi credimi
ho paura ma vengo lì

(seconda strofa)
cerco l’eleganza del mare quando c’è pioggia
sento la mia testa che pesa sulle ginocchia
mi giro e vedo solo giudizi ricchi di spocchia
vivo per la mia arte loro ascoltano con gli occhi
e spezziamo insieme questo vincolo
solo sguardi che muti obbediscono
a strane dinamiche socioanimali
secondo le quali chi urla è grandissimo
e pensa te quante ne ho viste
finché il cielo poi s’arrugginisce
la vita che mi obbliga ad andare avanti
sperando che un giorno sia uno fra tanti
e ogni volta mi oppongo, piuttosto divento ridicolo
ma la paura di essere anch’io così
mi fa anche smettere di avere idoli
e sono più vivo, sì, sono più vivo

(bridge)
senti la paura di donne e pettegolezzi
senti la paura ma siamo tutti diversi
persi, come le mode che ora disprezzo
prezzo, quello che paghi se sei emerso
cercami una cura che adesso mi sento a pezzi
lasciami da solo ogni sera sono depresso
perso, come l’amore che ho reso un verso
prezzi, quelli che si alzano con il vento

(ritornello)
credimi, credimi
ho paura ma credimi
credimi credimi
ho paura ma vengo lì
credimi, credimi
ho paura ma credimi
credimi credimi
ho paura ma vengo lì

(terza strofa)
penso a chi ero
penso a quello che eravamo
penso a chi sono, penso a chi siamo
mi sembri troppo lontana
non mi pensi più, la vita ti ha reso diversa
sembri più bella, sembri più aperta
guerre tra speranze e sembianze
dimenticanze, paure diverse tra muri di stanze
distanze che uniscono in minime istanze
resto sulle punte non danzo
stabile come in un valzer
vivo un amplesso di false speranze
sono soltanto il ricordo di ciò che eravamo
la foto di un quadro che ormai da tre anni
copriva i miei occhi e li metteva in salvo

(ritornello)
credimi, credimi
ho paura ma credimi
credimi credimi
ho paura ma vengo lì
credimi, credimi
ho paura ma credimi
credimi credimi
ho paura ma vengo lì

(outro)
ho paura ma credimi
ho paura ma vengo lì
ho paura ma credimi
ho paura ma vengo lì


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