lirik lagu eldomino – pt. 5 : fenêtre bandeau / occhi a nastro
ti auguro il meglio, ti auguro il meglio sempre
e che non sia peggio, che non sia peggio del mio presente, ti auguro il meglio e fallo tuo veramente, tieni i tuoi occhi aperti sempre e illumina internamente
certi giorni resti fermo dove sei ~ e scompare ~
quella voglia di risolvere i tuoi guai ~ stai male ~
alla finestra guardi fuori di te ~ apri gli occhi ed entra luce che rinfresca e rigenera il tutto. ~
ti auguro il meglio di quello che già tu non abbia, meriti tutto l’amore possibile da chi ti è affianco o che ti pensa a distanza, meriti il sole d’inverno quando c’è un freddo cane, meriti pioggia d’estate quando soffochi e sogni il natale…non saprei bene cosa augurarti, forse una vita priva di sbagli, ma mentirei persino a me stesso, perché servono a farci grandi, come le mani dei nostri padri o le premure delle nostre madri, l’educazione veniva da schiaffi e carezze e nonni sui quadri…quanto mi mancano certe cose, per questo ti auguro tutto il bene, e se il bicchiere qua è mezzo vuoto, intanto consiglio di iniziare a bere
prendi i tuoi sogni e portali altrove dove nessuno ti vede, poi tieni per te l’esclusiva che alla peggio andrà tutto bene
certi giorni resti fermo dove sei ~ e scompare ~
quella voglia di risolvere i tuoi guai ~ stai male ~
alla finestra guardi fuori di te ~ apri gli occhi ed entra luce che rinfresca e rigenera il tutto. ~
ti auguro il meglio, luce paterna che illumini in faccia, entri dagli occhi e possa col tempo lasciartene traccia, quando a vent’anni sp~ccherai tutto, quanto ci vuole a vederne il frutto, forse da vecchio farai un riassunto e con un sussulto metterai il punto, quando il coraggio era pane bianco e a pancia piena non eri stanco, quando in classe stavi coi teppisti ma eri più da secondo banco, ti auguro il meglio e di stare al caldo anche nei giorni del condor, quando il lavoro ti piega la schiena e metti la sciarpa a coprire il collo…quanto le odio io certe cose, certe dinamiche non le capisco, uno lavora tutta una vita e poi si spegne esalando un fischio, per questo ti auguro tutto il bene, goditi gli urli e pure i bisbigli, se sarai in grado dai la luce a un figlio e mi raccomando che t’assomigli
certi giorni resti fermo dove sei ~ e scompare ~
quella voglia di risolvere i tuoi guai ~ stai male ~
alla finestra guardi fuori di te ~ apri gli occhi ed entra luce che rinfresca e rigenera il tutto. ~
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