lirik lagu d!verse – troppo personale
[bridge]
testa che esplode ‘sti cazzi
finché avrò come distrarmi
finché avrò da fare, studiare e ascoltare
finché potrò registrarmi
il giorno è una corsa la notte è una sfida
bella sta stronza che chiamano vita
in spalla ho una borsa che è piena di storie che voglio cantare a chi capirà
[strofa 1]
’fanculo a chi crede che jack è cambiato
palle più piene ma il resto è invariato
cresciuto tra i “se” di un contesto malato
la gente qua giudica ma non sa
l’odio non si vede ma resta in agguato
il mio cuore non cede sommesso dal fato
cerca la fede che ha perso in p-ssato
e il futuro chissà che gli svelerà
la speranza è poca, non mollo
sarà la mia calma a darmi conforto, sto
risalendo dal fondo
faccio ciò che mi fa meglio e racconto il plot
forse in modo troppo personale
dentro ho il temporale, ma non cresco male
pure se la vita è un crash totale
che mi spengo a fare se poi il tempo scade
[hook]
non ho un cazzo di niente per mano ma lento mi prendo la vita
e ormai so che un bel paio di cosce non basterà a tirarmi su
un imbarazzo di scelte da prendere a volte non reggo la situa
ma col cazzo che chiedo a qualcuno “sollevami tu” perché
non ho un cazzo di niente per mano ma lento mi prendo la vita
e ormai so che un bel paio di cosce non basterà a tirarmi su
un imbarazzo di scelte da prendere a volte non reggo la situa
ma col cazzo che chiedo a qualcuno “sollevami tu” perché
[ritornello]
faccio da solo
dai panni sudati guadagni più crediti
stento a capire e a trovare una nemesi
spesso reagire fa male ma levati
faccio da solo
meglio fuori dal branco che tra dei cani
tanto li lascio parlare gratis
che cazzo ci faccio col maserati
se faccio da solo
vi guardo da fuori ma vedo bene
sembrate persone più o meno serie
ascoltate ma solo finché conviene
io faccio da solo
finché avrò forza in corpo
finché non crolla il mondo
il piacere qui costa sforzo (yao)
[bridge]
sono il ragazzo che ballava solo alla fermata con le cuffie
la gente che p-ssava mi guardava tipo “cazzo fai?”
aspettando il bus ho visto tutta la città e le sue paturnie
per questo se mi imbatto in certi stronzi non mi incazzo mai
[strofa 2]
qua p-ssano gli anni e le occhiaie mi toccano quasi terra
ormai stare al mondo sembra una guerra
ma allungo una mano a chi sta di merda
l’umanità mi da carica
dare un peso a tutto come gravità
che se sono giusto poi posso b-ttarmi tranquillo di schiena nell’aldilà
ho reso musica i sentimenti
sperando che tu mi potessi capire
non fare la stupida se ci riesci
parla di meno se stenti ad agire
forse chi è buono non prende pesci
patisce ma è libero da sto frastuono
rimbombano gli ego più gli interessi
per questo mi stacco e ogni cosa che faccio la
[ritornello]
faccio da solo
dai panni sudati guadagni più crediti
stento a capire e a trovare una nemesi
spesso reagire fa male ma levati
faccio da solo
meglio fuori dal branco che tra dei cani
tanto li lascio parlare gratis
che cazzo ci faccio col maserati
se faccio da solo
vi guardo da fuori ma vedo bene
sembrate persone più o meno serie
ascoltate ma solo finché conviene
io faccio da solo
finché avrò forza in corpo
finché non crolla il mondo
il piacere qui costa sforzo (yao)
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