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lirik lagu dubzenstep – rogo

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guardami morire in un rogo per poche lire
la piazza gremita sputa sul mio corpo è la mia fine
ultime rime anche se servono a ben poco
in quest’inferno troppo ostile la verità ti condanna al fuoco

l’orologio che veloce scocca
fine della storia fine della vida loca
non prego il signore affinché venga liberarmi
è troppo tardi
non ho più paura della morte
ma di reincarnarmi

non accorgersi del tempo che ti prende a morsi
e’ un amaro calice svuotato a grandi sorsi
il denaro ti fa veglia dall’ombra dei fossi
guarda te scavare il tuo tra i papaveri rossi

guardo un mondo farsi a pezzi con le proprie mani
non può piovere per sempre se non c’è un domani
vedo zombi cappellani benedire umani
e il loro nome scritto sul quaderno dello shinigami

mentre bruciano bandiere della pace
presidenti si masturbano sui i morti di full metal jacket
armi e giacche e bombe al cloro, aiutiamoli a casa loro
i morti in siria rendon più dell’oro al compro oro

inchinati
all’occhio degli illuminati
siamo autostoppisti in strada e i pollici mozzati
tra ferrari coi cavalli a bordo gli sciacalli
e il sangue dei migranti cola dal tergicristalli

morti in barca dentro a un mare blu
in 10.000 come i giorni della madre di maynard dei tool
questa è l’era belzebu’
quindi si fotta gesù
perchè cristo, ghandi e malcom x non attirano più

e mentre un altro prete pecca di pedofilia
un detenuto muore in cella per epilessia
resta poco sarò celere cederò in cenere
le fiamme di un rogo non possono fottere il tevere

guardami morire in un rogo per poche lire
con sta merda ci fa i soldi chi non ha un cazzo da dire
la bamba, i soldi le vacanze fatte a porto rotondo
percepisco mentre dormo di cadere nel fondo

chi c’ha fame mica pensa alle collane
pure il rap è uscito dalle strade per and-rs-ne a puttane
dalla rabbia alla gloria sino alla boria
l’artista non fa più la storia, ma la storia in qualche social

foto finte con i visi sorridenti
120 in una stanza, ma in silenzio tipo gli innocenti
tipo uno spettro sotto un lenzuolo
parlo da solo così mi consolo
ditemi voi cosa resta di un uomo
che brucerà vivo in un rogo

guardo un mondo farsi a pezzi con le proprie mani
mentre brucio mi contorco come un origami
non può piovere per sempre se non c’è un domani
non può piovere per sempre se non c’è un domani


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