lirik lagu diorama (ita) – giocattoli
metterò cose nei posti
fingerò che sia il mio posto
riempirò gli angoli colmerò buchi
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
metterò la testa a posto
poi dimenticherò il posto
rifarò dei viaggi dentro il mio vissuto
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
passerò giocandoci un mesetto o due
ho la testa che mi gira in senso antiorario
e non è divertente no, divertente no
il futuro mi tira a se ma il passato
mi ripete che non me ne andrò
non so cosa ho perso ma
soffro adesso chе mi manca
e non so dove cercare
accеrchiato da paure poco chiare
ho perso tutti giochi per giocare
oppure è solo mamma che li ha messi in soffitta
ecco perché penso che crescere è una sconfitta
quello che mi manca è vicino ma coperto di polvere
ti chiedo dov’è ma non puoi rispondere
questa casa non è mia non lo sarà mai
solo un rifugio provvisorio da tutti i miei guai
non importa quando estinguo il mutuo
è piccola anche se b~tto giù il muro
ma farò del feng shui
chiamerò lei
vieni stasera o appena ci sei
anche se vieni a mani vuote va bene
stenditi a terra fissiamo il soffitto insieme
metterò cose nei posti
fingerò che sia il mio posto
riempirò gli angoli colmerò buchi
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
metterò la testa a posto
poi dimenticherò il posto
rifarò dei viaggi dentro il mio vissuto
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
passerò giocandoci un mesetto o due
se mi tratti così
non so cosa farò
ho un sacco di giocattoli
ma non ci gioco da un po
notte fonda
fisso il cielo chiuso nella stanza e non è
tutto come sembra sono un’ombra sulla soglia del tuo mondo di se
e ho perso di tutto
a volte anche me
nel mondo di sotto
sotto di te
soffro il solletico come un bebè
ci ridi di brutto
pezza di me’
dammelo un bacio
che non si sa mai
che se siamo in sbatti non basta uno straccio bagnato a pulirci dai guai
ti porterei al mare lontano
solo per dire che bello che è il mondo
tuffarsi da un palazzone a milano
ed atterrare su un atollo azzurro
pensa che babbo
più mi innamoro
più prendo e scappo
più rompo i giochi indifesi sul suolo
più zitto mi sento in colpa e risbaglio
tu cerchi te però io cerco me
mi hai fatto un buco ho sentito il pem
cerco un motivo ma forse non c’è
siamo solo umani non stupirti se
metterò cose nei posti
fingerò che sia il mio posto
riempirò gli angoli colmerò buchi
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
metterò la testa a posto
poi dimenticherò il posto
rifarò dei viaggi dentro il mio vissuto
rivoglio giocattoli che ora ho perduto
passerò giocandoci un mesetto o due
ho la testa che mi gira in senso antiorario
e non è divertente no, divertente no
il futuro mi tira a se ma il passato
mi ripete che non me ne andrò
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