lirik lagu curaro – babylone
[testo di “babylone”]
[strofa: curaro]
sono io ciò che mi fa stare male
provo a spiegartelo
provo a aspirare più forte ma anche fumare fa male
prova a scordartelo
ciò che ti fa stare bene se non lo raggiungi mai
prova a spiegarmelo
ora che ormai sono solo
tu sotto un albero spoglio a farti le foto
ma so che sei di passaggio, ne ho
visti tanti fermarsi
ricresceranno le foglie, riprenderò il mio colore
poi appassirò di nuovo
pisciami sopra; che importa
o pisciami e basta che tanto
chi guarda un albero
spende i suoi dieci minuti a fissarlo
pensando all’amore e i suoi dubbi
tanto io sto qui fermo imbambolato
[rit: curaro]
babylone
babylone
sono io ciò che mi fa stare male
[strofa 2: curaro]
provo a spiegartelo
mancherò
a chi mi ama e pagherò
la mia ossessione a stare solo
babylone
posso anche chiudere un verso con l’odio
ma dopo senti “love”
infondo il male è al mio interno:
babilonia
non cerco un modo per fare la storia
ma un motivo per farla. sparo alla noia
lei si salza ogni giorno poi si mette in linea alla mia traiettoria
ho una pistola nuova
caricata d’interesse. spero che muoia
dovrei puntarmela in testa
ma puntualmente il mio cuore riprova
poi batte più forte ed io muovo le scarpe
scendo di sotto poi salgo le scale
sopporto il freddo poi ho caldo d’estate
compro una stanza per due poi non so dove stare
apriva il frigo ma mi ero distratto
non ho mangiato niente quella notte
ma ancora in mano ho il mio piatto ed è vuoto
riprovo; lo ritrovo un modo per farmi notare
briciole in corpo ed ho fame
briciole a terra, le seguo
però non è detto che loro poi dopo mi portino al pane
nodi nel pettine, nodo alla gola
ti parlo però
non aspettarti di trovare
quello che cerchi in ciò che ti dirò
parliamo chiaro
vengo dall’italia. ho attraversato il mare ed ora che sto al nord
non cerco una chiave, gli sfondo il portone senza ~toc toc~
ding, dong, suona l’hip hop
non sono di casa
io sono proprio il padrone di casa
la fitta s’intasa di smog
come la città
prendo la busta poi pago le smoke
parlano straniero: “zio, ce l’hai una cicca?”
parole al vento non portano al top
in qualunque caso sto fuori ai rintocchi
torno agli ultimi ritocchi
poi ti darò
i nostri ritratti
come ci tratti: ci lasci appesi o no?
[rit/outro: curaro]
babylone
babylone
babylone
sono io ciò che mi fa stare male
babylone
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