lirik lagu claver gold & kintsugi – un caso
[ritornello: mole]
non è stato un caso
ce lo siamo detti forte e chiaro
non c’è coincidenza che tenga
attaccato questo cavo
non è stato un caso
ce lo siamo detti forte e chiaro
non c’è coincidenza che tenga
attaccato questo cavo
[strofa 1: claver]
non è un caso, stai con coso
non rincaso, non riposo
mi nascondo manco fossi evaso
vedo un cielo raso, piove velenoso
pomeriggio uggioso e tu sei qui per me
sono già spinoso, non toccarmi fe…
resta buona ancora
vuoi da bere allora?
hai una vita sola e non è per te
non so per chi sia, sento percussioni
c’è sintonia dentro questi suoni
signora mia, non andare via
sai che tocca a me tra 2-3 canzoni
testimoni delle coincidenze
alcuni amori sono dipendenze
siamo incontri fatti dentro giorni matti
siamo disadatti, siamo convenienze
più egoisti, esigenze
pazzi, tristi, ricchi di esperienze
siamo lenze tese dentro a un mare vuoto
ancorati a terra, scendo sotto e nuoto
confidenze fatte a veri amici
vedo le parvenze di giorni felici
vedo due bicchieri, vedo baci falsi
vedo piedi scalzi tra duemila attrici
è l’intimità di dormire insieme
senza fare niente ma per stare bene
ora questo seme vuole uscire fuori
mentre piango -ssieme a amici alligatori
è l’intimità di dormire insieme
senza fare niente ma per stare bene
ora il cuore preme, vuole uscire fuori
vedo grossi tagli dentro a grossi errori
[ritornello: mole]
non è stato un caso
ce lo siamo detti forte e chiaro
non c’è coincidenza che tenga
attaccato questo cavo
non è stato un caso
ce lo siamo detti forte e chiaro
non c’è coincidenza che tenga
attaccato questo cavo
[strofa 2: claver]
qui rimbombano anche i b-ssi
stai lontana cento p-ssi
per trovarti: cento pianti
sei felice? centofanti
principianti dai principi anti
principi, incipit, costringimi
uccidimi, stringimi… mi manchi…
yesh vai, cash hai
jam vibe, freestyle
vuoi smile? qua hai
whisky liscio e lucky strike
puoi trovarti nella confusione
di mille parole tra mille persone
tu mi dici: “stai”, io ti chiedo: “come?”
sono in mezzo ai guai amore, per favore
tu strappi i miei cappi
i miei santi, poi scappi
poi stappi un buon vino
dall’odore forse pecorino
forse p-sserina, forse p-sserà
dici: “è un gran casino, puoi venire qua?”
ti sarà vicino se vorrà il destino
non sarà la noia a dirci come va
ma la verità integrata ai fatti
l’ho disintegrata, poi l’ho messa agli atti
solo come matti nella propria testa
che si stan chiedendo quale vita è questa
se la nostra festa un giorno finirà
entro le abitudini e le vanità
nell’umidità di coperte corte
nell’affinità che noi chiamiamo sorte
[bridge: mole]
se non è andata come tu speravi
gli obiettivi son cambiati
gli ideali son rimasti tali
forse solo meno esasperati
e quattro amici son rimasti qui
altri dieci hanno perso il treno
perché in fondo ogni uomo è solo
da genio a scemo in un baleno
[ritornello: mole]
non è stato un caso
ce lo siamo detti forte e chiaro
non c’è coincidenza che tenga
attaccato questo cavo
non è stato un caso
ce lo siamo detti forte e chiaro
non c’è coincidenza che tenga
attaccato questo cavo
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