lirik lagu chiodo – hall of fame
[testo di “hall of fame”]
[intro]
ah, yeah, yeah
oh, oh
[strofa 1]
gli anni d’oro delle rime serie (ou)
della melma, la merda, le atmosfere deleterie
col fastidio sotto pelle, aelle nello zaino
il suono della strada che rimbomba dentro al cranio (ahi)
mi resi subito conto del suo messaggio profondo
la disciplina, la realtà, la lealtà, lo scontro
quattro materie in fondo (shh) non sono solo parole
ne sento ancora lo stesso sapore
fumando con i miei aspettando il sole nella luce delle sei
sognavo un masterpiece in hall of fame col mio nome come phase
nelle arterie dopamina, sangue misto ha la benzina
metto a fuoco l’obiettivo mantenendo quella linea
fra chi tenta e chi continua sapendo che quella fiamma non è spenta
fomenta per chi è scosso da un brivido sentendo la parola “rappresenta”
[ritornello]
siamo figli del black out di fine millennio, linee del grande disegno
la voce del manifesto solca i vinili, lascia un segno
sui muri dentro al cerchio, marchia a fuoco le coscienze ad argento e nero inferno
siamo figli del black out di fine millennio, linee del grande disegno
la voce del manifesto solca i vinili, lascia un segno
sui muri dentro al cerchio, marchia a fuoco le coscienze ad argento e nero inferno
[interludio]
hall of fame perché il ricordo sia intatto
coltivo dove tutti han detto che non cresce un cazzo
uso come complici basso e batteria
ed è roba mia, solo roba mia
[strofa 2]
a testa alta ovunque vada, spinto da una sensazione più che da un’idea sensata
dio lodato nelle jam quando prende bene un tot
lotta armata sulle strade, la mia arma è l’hip hop
i blocchi sullo sfondo lungo linee
cade [?] flop dei ghost dog in via emilia
mentre i treni portan nomi a mille miglia
di distanza, top to bottom sui vagoni, fan da testimoni
al movimento che avanza da via zamboni a via pompilia (ahi)
come un’unica famiglia sotto lo stesso groove
che sincronizza teste mobili fra loro, dedicata agli anni d’oro
ai tempi delle cassette e dei pezzi con le dupli~color
siamo cresciuti fieri, fuori dal coro, seri
puntando in alto, piantando radici nel sottosuolo
rapiti da una cultura che ha unito i nostri pensieri da polo a polo
dai due emisferi allo zenit della mia fotta
danzo sul break, in loop sul ring
come jake la motta questa è una per i veri king
ieri stranieri in una n~z~one corrotta
ed oggi non sembra cambiata la situazione nei quartieri
questa è per i custodi del segreto del tempo
seguo la rotta di chi m’è stato d’esempio
sfidando il buio, mettendoci anima e corpo
seguendo i propri sentieri distinguendosi da quelli che benpensano
[interludio]
hall of fame perché il ricordo sia intatto
coltivo dove tutti han detto che non cresce un cazzo
uso come complici basso e batteria
ed è roba mia, solo roba mia
[ritornello]
siamo figli del black out di fine millennio, linee del grande disegno
la voce del manifesto solca i vinili, lascia un segno
sui muri dentro al cerchio, marchia a fuoco le coscienze ad argento e nero inferno
siamo figli del black out di fine millennio, linee del grande disegno
la voce del manifesto solca i vinili, lascia un segno
sui muri dentro al cerchio, marchia a fuoco le coscienze ad argento e nero inferno
[outro]
hall of fame perché il ricordo sia intatto
coltivo dove tutti han detto che non cresce un cazzo
uso come complici basso e batteria
ed è roba mia, solo roba mia
uso come complici basso e batteria
ed è roba mia, solo roba mia
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