lirik lagu chicuta – blu avio
il cielo a milano è più grigio attento
dove sei nato è diverso
il cielo a milano non vede il mattino
fa notte se chiude la metro
certo che a milano è freddo
forse ho le ossa bucate
forse ho il sale da uomo di mare
o forse non sono ancora abituato (bhe yoo)
forse a milano starò un po’ meglio
o forse addirittura starò peggio
punti di rottura, sotto di sutura, farei la fattura ma non ho credito
guardami mamma ma come sfreccio
dalle guardie sul treno (hey)
dalle guardie in centro (hey)
dal levante all’etеrno
vorrei soldi dentro le miе tasche, ne per tante cose, ne per cose tonte
farei tante cose, darei tante cose, a tutte le persone oltre al mio orizzonte
pare uno su tre, viva salvo al coperto
pensalo ora nel mondo, capisci cosa intendo
becco i broder per due passi centro
stiamo attenti con le mani in tasca
andrà bene come palinsesto
interviste van di pali in frasca
penso a nonno insieme sulla barca che passi sta merda, prima che vecchiaia
venga avanti e avanzi,che voglia afferrarlo,per poter fermarlo, dare due bracciate
mi cerco in strade che io non conosco
però so già che poi mi troveró
in fondo poco conta dove appaio
ora che il mio cielo è di color blu avio e fa
il cielo a milano è più grigio attento
forse rispecchia quello che ha sotto
forse la gente non sa che ha perso
sento l’odore, niente a confronto
forse a milano il cielo è terso
solo di notte nei campi colti
forse quello che ho appena detto
non ha gran senso ,dove li trovi
dovrei godermi i momenti, e in momento e in momento memento che muoio
ammetto al momento fatico accettarlo, ma almeno mi muovo (è melma ma muovo)
vorrei trovare un lavoro che mantenga in vita e mantenga la musica
vorrei che dopo la musica fosse un lavoro e mi mantenga in vita
vorrei che fosse tutto diviso
per bene intendo, si equamente
per bene intendo, si legalmente
penso a sti punti che sia sconveniente
però mi chiedo se noi seriamente
non faremo in tempo avere i nostri figli
o cosa che mi sembra ancora peggio
non dar tempo ai figli per fare altri figli
un giorno mi alzo che piango (ehh)
già da mentre dormivo (ehh)
poi vedo dallo schermo (ok)
è spazzato l’honduras (eh)
un giorno mi alzo contento (eh)
già dal mio primo passo (eh)
poi sognando lavagna (eh)
mi perdo nel suo azzurro
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