lirik lagu caleydo – una via d’uscita
[testo di “una via d’uscita”]
[intro]
vivo nella mia stanza quattro piani
sopra il parco comunale, mhm, eh
e guardo questo mondo consumarsi
sotto i cambi stagionali, eh, ah, eh
[strofa 1]
ma se uomini d’oggi già in divisa a dodic’anni
con il fuoco dentro gli occhi e un futuro da militari sono
cresciuti col pallone in mano e con gli sbagli fatti
ma dai loro padri che non tornano da anni a casa
e loro ingenui stanno ancora sulla soglia ad aspettarli
fino a tardi sperando che bussino alla porta
ma il telefono è staccato e i ragazzi crescono al parco
il catechismo di quartiere ha fatto la sua parte
per farci crescere tutti un po’ più figli di troia
i miei amici di quartiere, se non sei un padre
il prete disse: “il padre è chi non ti abbandona”
e quel giorno vidi marco piangere per ore
era solo nel cortile per non parlare a tutti di suo padre
disse che era caduto tra le ortiche
[ritornello]
dimmi se c’è una via d’uscita
almeno per me che sono qui
mentre tutti stanno fermi
coi televisori accesi
tu mi guardi e non mi vedi
più
dimmi se c’è
[strofa 2]
un cortile, quattro metri sull’asfalto
dalle case da condominiali costruite sopra i parchi
fumiamo ancora le tue camel, ma le camel di tuo padre
lui ti ha detto che sta fuori a comprarle da anni
e con tua madre hai distanziato i rapporti da un po’
e pure tu c’hai una famiglia che trascuri
mentre passi i sabati sola ad ubriacarti
e ti attacchi alla bottiglia mentre
non vedi tua figlia che diventa come te
[ritornello]
dimmi se c’è una via d’uscita
almeno per me che sono qui
mentre tutti stanno fermi
coi televisori accesi
tu mi guardi e non mi vedi
più
dimmi se c’è
[bridge]
serve fuggire per tornare a casa
il cerchio a volte non si chiude, resti a metà strada
io voglio solo vivere fuggendo da me stesso
dall’alto del palazzo che confina con il cielo (dimmi se c’è)
(dimmi se c’è)
[outro]
marco vive da solo in una stanza
sopra il super mercato
e non vede più suo figlio da vent’anni
da quando se n’è andato, ah~ah
ora che sta scappando da una vita
da una donna e da una madre
e piange, nella stanza non c’è luce
solo l’ombra di suo padre
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