lirik lagu bastardo locale – un solo motivo pt. 2
1a strofa:
c’è chi vince, c’è chi perde, almeno lo credevo/
ma sei il numero zero, hai solo due scelte/
restare tra le merde, o divenir colui che emerge/
se ci crede ciecamente, vuole una cosa? se la prende/
a furia di attendere, ormai la mia vendetta/
s’è fatta fredda, ma va bene non ho fretta/
mentre scalo la vetta, so che il mondo non m’aspetta/
e non sto tra chi accetta, il trionfo non sia cosa certa/
sempre stato diverso, sempre stato l’inverso/
sempre stato in silenzio ma con dentro l’universo/
sempre stato deriso, sempre stato deciso/
a riprovarci se fallivo, ora mi mangio treviso/
prova chiedere in giro, chi cazzo è federico/
ti diranno di big f e del b~st~rdo locale/
un cane randagio, che ha marchiato queste strade/
e adesso le risale perché non ha ancora finito/
rit.:
dammi un motivo, per cui la smetta/
dammi un motivo, fallo alla svelta/
ora che scrivo, la mia vendetta/
vedi che incido, ogni lettera/
dammi un motivo, per cui la smetta/
dammi un motivo, fallo alla svelta/
ora che scrivo, la mia vendetta/
vedi che incido, ogni lettera/
2a strofa:
non è per la fama, tanto meno per il soldi/
manco per la fica, le views e gli ascolti/
non è per i vestiti, i live e le interviste/
ma per tutte quelle volte in cui ero solo e triste/
quest’è la mia rivalsa, scritta su carta straccia/
perché ogni sconfitta, infine forse è valsa/
ansia e disfatta, fare i conti con me stesso/
come se stessi in gabbia con la rabbia e il mio riflesso/
non ho pesi sul collo, ma mi accollo sulla schiena/
la catena di chi spera, una generazione intera/
perché un sogno t’avvelena, quando questo non s’avvera/
quanto pesa convincersi che questa vita sia vera/
ma la resa, nah, io non so cosa significhi/
mai arresa la mia gente, nonostante i lividi/
ed è questo l’incipit, dal basso verso l’alto/
merda ho le vertigini, perché sto volando!/
rit.:
(strike de quartierino)
dammi un motivo, fallo alla svelta/
dammi un motivo prima che smetta/
sono solo un aggettivo al mio corpo/
sono solo e da quanto non lo ricordo/
sono l’ ombra di un cadavere con un cranio in fiamme/
il figlio di mio padre solamente sulle carte/
c’è ne siamo privati e siamo depravati in fondo/
sono solo un prodotto del mio odio/
bridge:
se potessi cambiare quella voce nella testa
dammi un motivo dammelo in fretta/
alla fine della fiera forse la sola cosa certa/
dovresti darmi un motivo per non tirarmi un colpo in testa/
3a strofa:
guarda il tuo idolo, ne sono l’antitesi/
noi che la resa non sappiamo che significhi/
non darmi fiducia se sono di figura dubbia/
ho coltelli nella schiena ne sento ancora le urla/
ti chiederei un motivo ma so che tu non puoi darmelo/
sono rimasto a piedi pagherei per uno strappo/
ho incontrato la morte questo è successo sabato/
non credo nel tuo dio ma raccontartelo è un miracolo/
io sono pr~nto a farlo, già in fase di atterraggio/
è il diavolo che mentre parlo trama ogni mio passo/
in giro con i drughi il culo sopra una durango/
sto seduto a questo tavolo pensando a tutti’ altro/
trasmetto, dal bunker come il capo dei ribelli/
dammi solo un motivo per non uccidere i fratelli/
e se la notte avrà un figlio da salvare/
stai pure sicuro sarò l’ultimo a brindare/
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