lirik lagu atlantide crew – letto a castello
[strofa 1: doppiac]
vivere ogni giorno con genti depresse
sgobbar tutto il giorno come le commesse
lavorar come un mulo per vincere niente
mi giro e poi cado, volare per sempre
crolla la gente come le scommesse
crollan palazzi, pensa le promesse
quest’erba è buona, se non mi uccidesse
ma fra c’ho cervello che sembra un calesse
aspetto la morte, che mi sopprimesse
quante cose che mi sono successe
vedo allo specchio tristezze riflesse
guardando i miei occhi, le occhiaie che ho impresse
l’aspetto in giardino se solo scendesse
appena la vedo mi salgon le brezze
mi sento diverso guardando sta gente
ma lei non mi nota mi trova un po’ -ssente
vest-to di oltraggio e di cose perse
vedo le sue gambe e mi sembrano leste
mi sento fuor d’acqua, fior d’asma, un pesce
ripenso alle messe che desse in eccesse
ripenso al mio odio, a tagliare le teste
e anche stavolta lei mi odierà
riprendo il controllo, se si potesse
vedo già suo padre che mi sparerà, ya
[ritornello: doppiac]
la mia vita è composta da atrocità
ho bisogno di te per viverla
un letto a castello poi mi salverà
mi sentirò re nella mia povertà, yaa
[strofa 2: doppiac]
amici sinceri, questo chiedo
soldi quelli veri, in questo spero
di essere nel giusto, per questo prego
prendermi tutto, il podio non cedo
già vedo noi due il sabato sera
sdraiati sul letto, la noia ci spera
fumiamo una vita che ci fa atmosfera
ci guardiamo negli occhi, o qualcuno crepa
non sono cattivo sono solo triste
prego ogni giorno che tutto finisce
resister non serve se tanto non cambia
morire o rivivere, tanto non cambia
ma sono un depresso, non mi puoi cambiare
mi vedi rinchiuso un po’ particolare
se saprai salire e non vorrai scappare
forse sei mio amico e potrai restare
vedo le persone si fanno del male
donne e bambini da violentare
io sono diverso da questo bestiame
non tocco nessuno, perché sto già male
mi hanno bullizzato quand’ero bambino
piangevo e piangevo in quell’angolino
mi avrebbere messo dentro al cestino
vedessero adesso sono un -ss-ssino, ya
[ritornello: doppiac]
la mia vita è composta d’atrocità
ho bisogno di te per viverla
un letto a castello poi mi salverà
mi sentirò re nella mia povertà, yaa
[strofa 3: doppiac]
prometto che un giorno resusciteremo
un letto a due piazze
come le ragazze
fanculo le razze ma andamo un po’ a letto
ma tanto so che non dormiremo
la testa mi esplode come un kamikaze
super veloce tipo namikaze
versa il caffè dentro alle tazze
adesso sto nudo ma tengo le calze, ya
mi sdraio per terra sopra il mater-sso
joint nella mano perché non ril-sso
mi parte la para e penso che inc-sso
che vengo dal b-sso un s-sso e trap-sso
non trovo me stesso e sì l’ho cercato
dopo il primo tiro son bello andato
ringrazio coloro che mi hanno aiutato e
il dito a quelli che mi hanno usato
non è una canzone solo confusione
io vedo nel cuore delle persone
e vedo corruzione vedo corrosione
vedo abluzione accelerazione
la tana del lupo che non perde il pelo
la lana del bruco lavora all’estremo
la trama del film che noi gireremo
la bava degli uomini che diventeremo, ya
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