lirik lagu alda, guido cagiva & deriansky – chokeslam
[testo di “chokeslam”]
[intro]
il riansky
[strofa 1: alda]
ho mille flow per b~ttarti nel tappeto
tu goditi pure lo show
troppe le liriche in dimagrimento
le mie fuori forma, fat joe
guardami mentre ti stendo
massiva con le rime à la big show
ne cucino una pila
stolto che si inchina
le vuole nello stomaco
troppe le liriche in dimagrimento
vi serve del nutrimento
vivere fuori mi sembra impossibile
se non lo faccio dentro
alla ricerca del mondo tangibile
che per me è quello del sentimento
se non lo tocchi, ti sembra credibile
come degli occhi che hanno un accento
dormo da solo, vivo con la stasi
nella mia casa c’è un po’ troppo chiasso
distesa sopra il suo materasso
riposo sopra questa pilla di sassi
volevo solo che mi chiamassi
ma poco dopo sono diventata cinica
succede di trovare il marcio
quando si è più disposti a cercarsi
a tratti perdo la testa
è da tempo che io non decollo
così quasi ci vado alla festa dei matti
per perdere l’autocontrollo
a tratti dalla tempesta
con gli occhi intaccati sopra questo foglio
compattami
perché non c’è più niente che resta di me se non sogno
mille flow per b~ttarti nel tappeto
tu goditi pure lo show
troppe le liriche in dimagrimento
le mie fuori forma, fat joe
guardami mentre ti stendo
massiva con le rime à la big show
ne cucino una pila
stolto che si inchina
le vuole nello stomaco
[strofa 2: guido cagiva]
dal rubinetto era marrone l’acqua
fredda la stanza, calda la rabbia
di fronte casa la stessa puttana
lei mi ha visto crescere, io ho visto invecchiarla
spingo abbaglianti sul lambo davanti
a casa nessuno calava la pasta
il menù prevedeva soltanto gli avanzi
voglio che cresce come la massa
noi sull’a7, ka? no, la macan
yeah, yeah, la strozzo come fa massa
mano da pesca sulla sua pesca
la vita stressa, ma non mi stanca
dormivo al parco su di una panca
non sono riuscito mai a fare da schiavo
ma in qualche maniera ho riempito la pancia
su, su, che alla fine son clown (son clown)
timbuctù, qua milano è dubai (dubai)
vengo giù dal sud comm’a nu b~st~rdo (b~st~rdo)
prendo giù per su, tutto su per giù
solo big cream come la slot machine (la slot machine)
corriere con la ship, yeah, cagiva world machine (world machine)
sulla mia bara non voglio rose (ah)
quando son morto, no quiero nada (nah)
non so se crediamo ora più al signore
oppure crediamo a noi stessi e basta
e penso soltanto che a colazione
ci toccava fare ciò che ci toccava
credo sei bravo con le parole
se non sei mai andato un giorno a lavorare
dal rubinetto era marrone l’acqua
fredda la stanza, calda la rabbia
di fronte casa la stessa puttana
lei mi ha visto crescere, io ho visto invecchiarla
spingo abbaglianti sul lambo davanti
superò ambo i lati, poi inchiodo davanti
il menù prevedeva solo gli avanzi
[strofa 3: deriansky]
nel cortiletto qui ancora si gioca
prima al mattino, lo faccio tuttora
nomade, spingere
con il cuscino e il piumino in un sacchetto conad
nomade, spingere
nel cortiletto qui ancora si gioca
prima al mattino, tuttora
con il cuscino e il piumino in un sacchetto conad
nomade, spingere
riansky non racimola (ahah)
mi sveglio al mattino che sputo un bambino, fra’
guardami il team cro’ che suono
guarda la city che tifo, fa: “oh”
fumi paraffa in pellicola (oh)
sei tutto sapone, fra’, tigotà (oh)
il tipo parla all’infinito
diventa sottile col kilocal
via di qua (via di qua)
ho un frate’ che è finito al braga
lo vado a trovare, gli porto le siga, fra’
ho un frate’ che è un treno a piacenza
fa sempre salire un totale di figa, fra’
il tot in due giorni, chiamata tre qani
col palo ce l’hai garantita
qonati lo suonano dentro una citroën
in cinque perdono clavicole easy
la rabbia che c’hai tu te la sei inventata, è ridicola
piccola, piccola, piccola
la faccia che c’hai tu te la sei inventata
ed è piccola, piccola, piccola
la vita che fai tu mi fa solo pena
non vale la pena di fingerla
assalto milano da un letto~divano nell’hinterland
nomade, spingere
[outro: alda]
ho mille flow per b~ttarti nel tappeto
tu goditi pure lo show
troppe le liriche in dimagrimento
le mie fuori forma, fat joe
guardami mentre ti stendo
massiva con le rime à la big show
ne cucino una pila
stolto che si inchina
le vuole nello stomaco
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