lirik lagu adone_alchemia – non è un freesta
hey oooh, qui è adone, esse challenge, spero vi piaccia!
no, non è un freesta
tra silenzi -ssordanti, ciò che regna è il buio pesto
ci condisco la vita come pasta, quando mesto scrivo
vedo/non vedo, ometto o lo dico? è il primo a valere più del resto
ho un blocco, mi arresto, poi certe cose le schivo
ehi! tipo: mi chiedo in che credo, per quale motivo mi affatico
mi concedo, non congedo, ad un amico a cui troppo richiedo
e forse aspettative alte possiedo, non lo nego, mi ha annichilito!
e quando mi ledo mi sedo, contro di me il dito punto
sto ancora sognando, infatti mi pungo con aghi
sono ancora convinto che prima o poi il liricismo ripaghi
però prova tu ad essere l’unico colto in mezzo agli schiavi
in un modo o nell’altro, in questo mondo o nell’altro certi concetti cercavi
“fiori del male” leggevi ed amavi, l’odio ti si attacca addosso!
un vest-to nero che indosso, mi rende più goffo, non grosso
qui se soffro non posso dirlo, pirla il regista della mia vita non è pirlo!
ho un vuoto mi tocca riempirlo come posso, o come posso coprirlo?
ah… seh! un desiderio e devo nutrirlo
un solo fine, e non è un coniglio, ma voglio seguirlo
senza perdere la via! ho un vaso in mano, non devo aprirlo
quel frutto toccarlo, mangiarlo, giungo tardi per sentirlo!
ehi! ah… la colpa non è mia! a puntare il dito sei veloce (sì)
ma prima di metterci in croce pensa al crocevia (pensaci un po’)
parti già con i soldi dal via, poi sulla strada dai via
il culo e l’etica. sei sopra un mulo e la scena è patetica
medito, si, per chi è la dedica? per chi prova e non molla
e coi denti stretti tipo colla, procede anche se barcolla
le caviglie gli dolgono, si, ma qui nessuno crolla! (no)
io aspetto e vedo se decolla, già lo so, non scoppia la sua bolla! (no)
ah… seh! nell’occhio ho una cipolla
non mi renderà più debole e quando si controlla
si capisce, non sono arrendevole! ma si… io rendevo le
cose più complesse, ho capito è sgradevole
pensare tutto p-ssi, non resti, come acqua su tegole
preso dalle regole, io non gusto più i giochi
ho solo coperchi, non pentole, quindi a che servono i fuochi?
pieni i c-ssetti, ora ho le mensole, e sogni non pochi
qui sognano in pochi, la paura di fallire governa!
voglio credere in me, non chiudermi in me, nel vuoto di caverna
faccio voto, è una promessa eterna: di fidarmi della nostra fraterna
amicizia e che muoia l’avarizia, la gelosia che mi vizia ed appesta
ah… seh! mi ci riempio la testa
mi cimento nella protesta, propongo e la cosa dissesta
intorno ho omini di pongo, fanno da sfondo a questa
scenografia, mi confondo, poi ci perdo un giorno come dopo una festa
restano, no. che? idee chiare, no mai eh!
ora dove vai? e a che pensi? a chi, lo sai? eh?
freesta lo fai, eh? o farlo non sai? ehi
ehi… ehi… non chiudo la rima e ciao!
bau! bau! eeeeh!
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