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lirik lagu zzabo - emo

come faccio a non scordarti
toccarti è come fuoco
se ti vedo insieme agli altri
mi sento più da solo

quindi tu fai il rap, amico? pensavo lavorassi al mac, capito
i giri che fa la gente sono strani, prima fanno il pop, poi fanno gli orali, quindi bro, allora
spitto un po’ di barre, dai, tu falla su
zero carte avrei scritto su ste tipe strambe quanto vorrebber salire su, ma poi ti sale la bile, e non sai cosa farne, quindi ascolta ste rime
so you wanna be hardcore ma canti di tuo padre che non ti compra il mac
ti buco come in warzone, poi diventi basso come me, sì
ci vivo per il funk, ci muoio per il funk
sono un metro e sessanta ma, frate, guarda sto slam dunk, rock punk, my stick, my gun, vedi e credi
qua comando, bkvv è il mio branco
il mio emblema porto in alto, sul palco
salmo a san siro, io sto sul mio banco
niente matita, ho la biro, io non sbaglio
frasi su frasi, riempio pagine, cazzi su cazzi su queste vagine
frate, ho fame, dammi sto cachet, sono sempre fuori, chiamami davide, come il vetro fragile, per te è facile, c’hai il padre vigile

come faccio a non scordarti
toccarti è come fuoco
se ti vedo insieme agli altri
mi sento più da solo

quindi fai il rap, amico
no, tu rappi in corsivo
non ti ho capito
bro, non è sentito
ho perso l’appetito (ei)
mi manometto, poi voglio che ne esco, collasso a terra come mark renton
fossi un poeta, sarei uno maledetto
ci scommetto, ne prendo una e l’accendo, penso per cosa sto vivendo?
non sto guarendo, mi sto dividendo
parlo tacendo
vivo in disordine, distorto come il grunge
sei delle forze dell’ordine e rimi su tupac, sparisco, non mi voglio far vedere
torno, metto tutti a sedere
ho un cratere, è la fine delle vostre carriere
la gente mi svuota, ne sto alla larga, mi ricarico, scrivo meglio ogni strofa, se soffro sono sadico, lascia una barra vuota, il flow ti lagga
scrivo bene, un mio disco è un romanzo
ne ho le palle piene, qua rimango
(ah) diario di un genio ribelle
il flow ti investe
rocky, rambo, siamo in un film di sylvester
voi portate ancora le bretelle
le metti tutte incinta, ma sei sterile
in testa ho inchiostro indelebile
ricerco un suono flebile
sono un enigma
fanculo, non imparo nessun paradigma
per mettere qualche firma (no)
pensieri molti/troppi, non li sposti
morbosi, bukowski
accolgo in me due opposti
non li ho nascosti
senti il suicidio alla fine, jacopo ortis
sono sempre stanco, sono esausto
attorno tutto ipocrita e falso
come la giornata sull’olocausto
stiamo negli angoli
ti strangoli con quei quattro vocaboli
(come cazzo fai) non cerco i like
nessuno può controllarmi
niente può salvarmi
yo, come faccio a non scordarti
non posso dimenticarti
ti ho in testa come i 4/4
non ci sono vestiti bianchi
quanto manchi (tanto)
quanto manchi
come faccio a non scordarti
toccarti è come fuoco
se ti vedo insieme agli altri
mi sento più da solo

- lirik lagu zzabo

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