lirik lagu yule - ehy ehy
redrum gang gang gang
yule
negli occhi foto della mia città
e il blocco di chi non ci riesce più
a ritrovarsi in ciò che immagina
e l’eco grida “ehy ehy”
ehy ehy. grido mayday
delusione come squali, tipo sharkbay
voi cartoni fate ridere alla sharktale
siete film in testa “ciak!”, mate
chuck wayne, è jazzy life
la mia vita è uno show, tipo late night
ciò che faccio è uno choc, mica chic, sai
già li vedo che mi dicono: “ma è un diss, dai!”
io non faccio quei diss, mi diss-piace
diss-tratto, indiss-posto
diss-catto, diss-costo
questi temi li diss-conosco
tutti mi detestano e fanno bene
perché amare è una fatica che non voglion fare
io sono un pretesto per cantilene
che poi fanno se distraggono dal farsi male
vedo la gente che parte di testa
le carte non cambiano in gioco
perché l’arte è la peggiore bestia
se nasce dal niente e ti cresce nel vuoto
e nel salto non è l’atteraggio
ma il vero problema è: per cosa ti b-tti?
io l’ho fatto per avere tutto
ma sono finito per perdere tutti
negli occhi foto della mia città
e il blocco di chi non ci riesce più
a ritrovarsi in ciò che immagina
e l’eco grida “ehy ehy”
ehy ehy
ehy ehy
ehy ehy
ehy ehy
la gioia mi è troppo distante
non sono mai stato una parte integrate
di gruppi, di divi ed amici
non sono più il tipo da serate ed after
rimango in disparte ed osservo
qualcuno mi dice “che brutta abitudine!”
ma da solo mi sento già meglio
se il gruppo è l’emblema della solitudine e sento:
“ehy ehy!”, sono solo al mondo
l’eco è il riverbero intorno
quando il giorno mi tiene al guinzaglio
ogni sbaglio qua è cerbero, perderò il conto
della gente che giudica, blatera, sputa la peggio sentenza, ed è un vizio
perché sanno che quello che fanno non rientra nei canoni di alcun giudizio
siete plastica e drasticamente fissati su quello che vede la m-ssa
questa roba non piace per niente se non hai vissuto, per te il tempo p-ssa
basta una faccia ed un nome
non contano i tagli o il sangue che hai perso
ed essere umani è la grande prigione
la chiave del come è sentirsi diverso
mi son chiesto come stavo ma
non mi di sincerità
qui è tutta una favola
ma lacera da un po’ (da un po’)
‘sto dolore parlerà, perlerà e parlerà
per non sentirlo griderò: “ehy ehy!”
negli occhi foto della mia città
e il blocco di chi non ci riesce più
a ritrovarsi in ciò che immagina
e l’eco grida “ehy ehy”
ehy ehy
ehy ehy
ehy ehy
ehy ehy
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