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lirik lagu wm unknown - nei vetri del treno

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la vedo riflessa nei vetri del treno
si mangia le dita perchè non ottiene ciò che vuole
adesso che nei vetri del treno
vedo riflesso il mio ego
ho fatto 3 mesi di iliade
all’insaputa di omero

parlano di noi
una traccia vietata ai minori
noi
due cuori freddi senza lacrime o rimorsi
latte di suocera che scalda gli animi
l’apoteosi dei più fragili

sulla traccia si il re federico ma senza regina al cospetto
ho lasciato sto trono vacante irritato rifiuto lo scettro

definiti falliti sti sudditi perseveranti ad adulare
come mandare a fanculo usando l’anulare

rappo e vado forte a braccia aperte sembro cristo
entro con sto flow che in italia non s’è mai visto
stato dei magna magna della mafia e dei leghisti
stato che manda all’estero sti giovani apprendisti

giovani che non credono più nell’amore vero
perchè le porte in faccia che prendono quà è uno spreco
cercano sto libretto ill-strativo per la vita
che è una merda e non pensarci sembra l’unico rimedio

frena che non è detto
io scrivo questi pezzi sennò non ci vado a letto
che appena mi addormento vedo quei suoi occhi verdi
prima per la timidezza lì spizzavo dai riflessi

la vedo riflessa nei vetri del treno
si mangia le dita perchè non ottiene ciò che vuole
adesso che nei vetri del treno
vedo riflesso il mio ego
ho fatto 3 mesi di iliade
all’insaputa di omero

parlano di noi
una traccia vietata ai minori
noi
due cuori freddi senza lacrime o rimorsi
latte di suocera che scalda gli animi
l’apoteosi dei più fragili

scrivo e aspetto i risvolti
si ne ho prese di botte
vogliono fare il botto
si fanno solo botte

baby
io non tocco quella merda c’ho paura che mi sporchi

parlano solo a me riesce più fare i fatti
dimostrarti amore senza mai dire ti amo
che ti chiamavo amò pure quando litigavamo
ogni giorno era il mio compleanno anche senza regalo

dubito tu abbia il dubbio
ma non ho b-ttato niente
l’ho soltanto rinchiuso
il mio disegno piuttosto
chissà che fine ha fatto
ho ancora le tue cuffiette e sto ascoltando califano

la vedo riflessa nei vetri del treno
si mangia le dita perchè non ottiene ciò che vuole
adesso che nei vetri del treno
vedo riflesso il mio ego
ho fatto 3 mesi di iliade
all’insaputa di omero

parlano di noi
una traccia vietata ai minori
noi
due cuori freddi senza lacrime o rimorsi
latte di suocera che scalda gli animi
l’apoteosi dei più fragili


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