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lirik lagu villa muerte - palermo story

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[intro]

«..il bambino penso non ha capito niente. sto morendo, penso non l’abbia neanche capito. il bambino ha fatto solo uno sbalzo di reazione, uno solo e lento, ha fatto solo questo e non si è mosso più, solo gli occhi, cioè girava gli occhi. (…) io ho spogliato il bambino e il bambino era urinato e si era fatto anche addosso dalla paura di quello che abbia potuto capire o è un fatto naturale perché è gonfiato il bambino. dopo averlo spogliato, ci abbiamo tolto, aveva un orologio da polso e tutto, abbiamo versato l’acido nel fusto e abbiamo preso il bambino. »

[strofa 1]

pa sulla mappa un nostro interesse
mirino rosso sopra le teste
controlla l’ambiente
n’capu all’sh n’capu ai palazzoni le vedette е voi non le vedetе
entro tipo ciao compà, sangò, figghiò, vita, cuscì
nella testa solo compà soldi
droga & villa muerte non è moda, è storia
incubi da sveglio, facciamo l’appello
vieni qua, t’aspetto
mi dicono tutti vai via che è meglio
palermo è caduta qua in via d’amelio
stavo in apnea
non vedevo l’ora di tornare a vivere
costava troppo, io tra il bene e il male come un guaritore
guarda tu “leofonte come muore un corvo”, ah
palermo ti amo, ti odio
io ccà ci nascìvu e ci mùoru
è un po’ una tortura e un orgoglio
un muori quatratu si nasci rùtunnu
qua non si vive, si campa
da qua non si parte, si scappa
c’è chi non mangia e non parla
poi c’è chi parla e non cambia mai
un ti scùiddari i cu ti fici mali
ti chiamava “cumpari”
avi 10 anni ca un c’è cchiù natale
ràpi i regali ma un trùovi i cristiani
credono in dio, mica allo stato
tra un pezzo di pane e un bicchiere di vino
io ancora che vivo qua in mezzo al degrado
ma qua chi ci vive, bro, non l’ha deciso
palermo una stronza dai 1000 tratti
sai che lei non ti tratta come la tratti
siamo palermitani senza un domani
siamo tutti fuori come quei ragazzi
palermitano ca tìeista fina
palermitano uomo di pancia
palermitani cu cùori grànni
palermitani morti ammazzati
[outro]

«io l’ho preso per i piedi e monticciolo e brusca l’hanno preso per un braccio l’uno così l’abbiamo messo nell’acido e ce ne siamo andati sopra. (…) insomma, sono uscito perché lì dentro la puzza dell’acido era… cioè si soffocava lì dentro. poi siamo andati tutti a dormire.»


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