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lirik lagu via da qui - larial

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[testo di “via da qui”]

[intro]
appartiamoci, andiamo via da qui
solo io e te
togliti quei jeans, facciamolo qui
non hai paragoni
tu che scendi giù, io che non so più come espormi
tu mi blocchi come se passa la poli sotto i portici
appartiamoci, andiamo via da qui
solo io e te
togliti quei jeans, facciamolo qui
non hai paragoni

[strofa 1]
dove mi porti?
attraversiamo il locale di fretta col drink mentre mi tieni i polsi
la vodka che sgorga dai bordi
arriviamo in bagno, mi guardi e lo vedo che vuoi che mi spogli
ti bacio, mi svesto, ti tocchi
ti giro, lo metto, mi mordi
ora guardaci, fatti thc
non ricordo come siamo arrivati qui
ma io sto da dio, non vorrei essere altrove
tu che mi fai più delle luci blu se ti muovi
e allora muoviti
riesci a farmi venire anchе se stiamo scomodi
[pre~ritornello]
mi mandi fuori di testa più degli alcolici
e noi non riusciamo a star sеnza, sempre a rincorrerci
seduti fuori la finestra a fare discorsi
persi a immaginare posti in cui andare a nascondersi

[ritornello]
appartiamoci, andiamo via da qui
solo io e te
togliti quei jeans, dai affrettati
non vedevo l’ora

[strofa 2]
lei parla sporco, non ha mezze vie
shopping per le farmacie
ti senti a suo agio tra nebbie e foschie
diverse ed è c’ho che mi uccide
usciamo a fumare con vestiti larghi, il doppio di noi
freddi e taglienti come i rasoi
stretti e letali, nodi scorsoi
noi siamo incredibili, senza limiti
siamo il bene e il male
siamo chimica, siamo cinici e non ci puoi cambiare
siam quello che non vuoi vedere ma ti tocca guardare
ma che ti tocca guardare
[pre~ritornello]
mi mandi fuori di testa più degli alcolici
e noi non riusciamo a star senza, sempre a rincorrerci
seduti fuori la finestra a fare discorsi
persi a immaginare posti in cui andare a nascondersi

[ritornello]
appartiamoci, andiamo via da qui
solo io e te
togliti quei jeans, dai affrettati
non vedevo l’ora

[strofa 3]
ho perso un sacco di volte
solidi notte, solo io e te
fatto di tutto, pianto di brutto
scenate in pubblico cabaret
senza alcun scrupolo in un minuto
passi dal pianto a sorridere
sei bella e pazza come nessuno
dammi del pazzo, ma voglio te

[outro]

ed ho capito che se siamo io e te
io sto bene uguale
tra le lacrime, tra le schimiche, tra tutte le pare
nelle notti in cui questi giorni bui diventano strade
persi in alto mare [?] del tuo fondale


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