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lirik lagu versil - diverso

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caro me stesso
t’auguro d’essere un po’ diverso
da quello che sei stato fino ad adesso
no davvero, no tempo perso
in un universo
parallelo scrivo questo verso
scrivo rime senza senso
senza un fine
ho finito le righe
di un quaderno senza copertine
questa lettera per te è una rosa
con le spine, niente prosa
tutti in posa, tutti pr-nti
per il lieto fine
non son nato per morire

caccio via i tuoi fantasmi tipo ghostbuster
cacciarti in mezzo ai guai t’hanno dato il master
ti consiglio, meglio se da sta merda ne stai fuori
questa è la vita, sembra il tunnel degli orrori
degli errori, ne farai tanti
tutti intorno a te a fare i giganti
maestri un po’ di niente, dilettanti
allo sbaraglio
pr-nti a correggere ogni sbaglio
credi d’essere alla fine dei giochi
ma il sangue corre nelle vene tipo fuochi
forte come pochi
diverso perché non ti droghi
buchi al muro, per gli sfoghi
chiedi aiuto prima che affoghi
ma nessuno sente, nessuno che guarda
questa vita è bugiarda
ti lasciano prima vivere
poi ti avvelenano tipo vipere
smettila di ridere
ora tocca decidere
se essere ucciso o uccidere
da che parte stare
devi indovinare
quali sono i buoni e i cattivi

caro me stesso
t’auguro d’essere un po’ diverso
da quello che sei stato fino ad adesso
no davvero, no tempo perso
in un universo
parallelo scrivo questo verso
scrivo rime senza senso
senza un fine
ho finito le righe
di un quaderno senza copertine
questa lettera per te è una rosa
con le spine, niente prosa
tutti in posa, tutti pr-nti
per il lieto fine
non son nato per morire

se sbagli non sopravvivi
vuoi un traguardo, ma non ci arrivi
volevi che fossero diversi i tuoi risvegli
annullare tutti gli impegni
amare senza mezzi termini
odiare senza termini di mezzo
scrivo questo pezzo
questo odio un po’ represso
aumenta il mio complesso
di idee che ho su di me, caro me stesso
forse eri meglio te
davvero credimi crescendo ho capito
che tutti i brutti pensieri m’avevan demolito
ho scoperto bugie che non han le gambe corte
eran solo realtà un pochino distorte
o forse molto, non ricordo
ora d’idee sono a corto
quel che ti voglio dire, caro me stesso
non mi chiedere permesso
di diventar l’eccesso
il difetto di una regola
che si sgretola
in un mondo sommerso
dalla voglia d’esser altro
bravo, sei stato scaltro
caro me stesso
questo per te era l’ultimo verso

caro me stesso
t’auguro d’essere un po’ diverso
da quello che sei stato fino ad adesso
no davvero, no tempo perso
in un universo
parallelo scrivo questo verso
scrivo rime senza senso
senza un fine
ho finito le righe
di un quaderno senza copertine
questa lettera per te è una rosa
con le spine, niente prosa
tutti in posa, tutti pr-nti
per sapere la fine
sono cambiato per vincere


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