lirik lagu vashish - una serpe con la pelle di donna
sei solo una troia, mica la fica di uno sceicco
se ti porti un vecchio ricco a letto sperando che muoia
‘ste stronze commosse sono mosse dall’oroscopo
quando una così soffre, si scrive con l’apostrofo
sei una persona anziana coi soldi?
una puttana vorrà leccarti i coglioni molli, come un collie
i maschi sono stolti e tu una ciarlatana
perché non racconti che sei una paesana in raccolta fondi?
mai accadrà che ti lascino, nell’uomo con l’età cresce il fascino
ma il loro termina e si sfasciano
stagioniamo come il vino e ti dirò un segreto:
anche tu, ma il destino ti trasformerà in aceto
abbandoni i vecchi vizi, invecchi e inizi ad odiare gli specchi
ci rifletti: neanche i tuoi orifizi sono più gli stessi
e se è una nata stanca quando spalanca le gambe
e’ perché punta al conto in banca o ad un cazzo abbastanza grande
so che ti trova attraente perché un diamante è per sempre
ma saresti il suo amante, intrigante con un bel niente
sarò franco, uno stronzo e non un santo ma
la tua fica si apre soltanto se ci p-ssa in mezzo un bancomat
di pr-ssi quando ingr-ssi dici che sei robusta
e condividi con gli amici i tuoi spazi per una busta
ti rivesti e protesti, fuori luogo i tuoi graffi
soprattutto quando glieli hai chiesti tu questi schiaffi
hai il coraggio di far l’acida? perché cazzo non taci, và?!
la tua pancia segue la gravità, sembri gravida
se rispetti te stessa hai il mio rispetto
chi si tratta e baratta come fosse un oggetto, no di certo
una vera donna quando mi ascolta non schiaccia pausa
lo fa se è una baldracca che si sente presa in causa
hai vita peggiore con il cuore chiuso in monastero
un bel vibratore in culo e il terrore di un cazzo vero
se pensi al sesso spesso, almeno quanto gli uomini
urli “scopami!” nel mezzo dell’amplesso, vuoi che domini
odiosa soubrette, corri alla toilette, hai la sindrome
di tourette quando il tuo tanga sembra la sindone
non sei una diva come la bardot, non sembri marilyn monroe
sei troppo viva e indossi sterili fuseaux
sei sempre colma d’accidia, invidia e clamidia
parli come olivia, cadi nell’insidia della lascivia
il sesso è natura, non è questo a renderti immatura
né lo è l’avventura, ma è diverso se ti fattura
i tuoi miti: le troie di “sex and the city”
per me andrebbero bene solo a stirarmi i vestiti
resti sola da vecchia, pure la bellezza t’abbandona
signora, nessuno l’accetta fra le lenzuola
e non c’è persona che s’affeziona a un’inetta in ogni altra cosa
morirai in fretta, costretta a far l’accattona
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