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lirik lagu vanish (ita) - io sono nebbia

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[testo di: “io sono nebbia” ft. silentlytch]

[intro]
non l’avevo mai vista di persona, non mi ero mai dato il tempo per guardarla, è così bella, qualcuna delle stelle comincia a spuntare, la nebbia sta cominciando a dilatare un pochino, vede, quella stella lucentissima lassù, per quanto ne sappiamo quella stella è sparita un milione di anni fa

[ritornello: vanish]
io sono nebbia, pioggia sulla sabbia
grigio come il cielo colore della mia gabbia
l’ultimo rifiugio per chi scappa, per chi non ce l’ha fatta
chi non ha una rotta rinchiuso dentro una traccia
nebbia, vento sulla faccia
grido contro il cielo dolore che mi accompagna
l’ultimo rifiugio per chi scappa, per chi non ha speranza
chi non ha una rotta ha bruciato la propria mappa

[strofa 1: vanish]
nebbia, orme sulla brina, la spensieratezza non dipende dal clima, per lo meno il lago sembra calmo stamattina, e non si sentono le grida, freddo tra le dita, credo che per un artista il mondo è come lo dipinge, per questo che spesso lui sembra triste, viste le condizioni non so cosa fare, ci vogliono dormienti poi ci svegliano se iniziamo a sognare, siamo bottiglie rotte la notte, cantieri vuoti, occhi come grotte, le botte, sentieri ignoti, noi come falene col fuoco, in cerca di un bagliore nel vuoto, ho rotto una conchiglia per liberare il mare, solo travolto dalle acque ho imparato a nuotare, scalato la piramide di sale, ma per quanto spaventoso un sogno non puó farmi male, stringeró le mani finchè ho forza nei miei palmi, per combattere quei drammi, vincere fantasmi, si sono fatti forti in questi anni, e purtroppo non ti posso piú promettere che ne usciremo indenni

[ritornello: vanish]
io sono nebbia, pioggia sulla sabbia
grigio come il cielo colore della mia gabbia
l’ultimo rifiugio per chi scappa, per chi non ce l’ha fatta
chi non ha una rotta rinchiuso dentro una traccia
nebbia, vento sulla faccia
grido contro il cielo dolore che mi accompagna
l’ultimo rifiugio per chi scappa, per chi non ha speranza
chi non ha una rotta ha bruciato la propria mappa
[strofa 2: silentlytch]
pioggia di piombo, una goccia ha lasciato una buca in testa, un giorno ognuna d’essa, toccherà prima il suolo poi la nuca stessa, da tempo ho smesso di coprirmi, da quando non è piú la stessa e si tramuta in bestia penso mi somigli, nebbia quanti morti conteggia, come un fior ti corteggia, bella e fredda come il cuor di norvegia, come dovessi unirmi i polsi correggia, ancora ce l’ho addosso come i tronchi corteccia, ha simulato nebbia ciò che ho fumato, che un buio smisurato in testa, come risultato cerca ciò che ho offuscato, non voglio farmi da parte, nessuno avverto quando ho bussato, per ciò solo io posso farmi da chiave, al mio cammino non ho ostacoli, e rendilo buio, non mi serviranno medaglie od armi divine, ascolta oracoli, ma ciò che dicono mettilo in dubbio, saprai esser vivo finchè avrai muraglie da annichilire

[outro]
è molto bello, rifletta per un momento, due estranei, fuori nella notte, con una tale pace tranquillità, e a un tratto c’é una lieve schiarita nella nebbia, cosí puoi vedere fino alle stelle, questo momento non le sembra perfetto? sí ma, uno, sa che passa cosí veloce, guardi giá adesso la nebbia sta cominciando a tornare e ogni cosa, ogni cosa sempre, cambia continuamente, e tutto è sempre in movimento, cosí non stupisce che io soffra di nausea, mio padre diceva sempre, siamo tutti felici, se solo lo sapessimo


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