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lirik lagu truceboys - malasorte

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[verse 1: noyz narcos]
c’è una festa nella lista io sono l’unico invitato
morboso festeggiato reclutato al “pasto nudo”
ballo da solo in una clinica disabitata
occupo la stanza di una donna morta decapitata
ci vogliono sostanze per celebrare
sono circostanze che incrementano il mio danno cerebrale
mi vogliono per cena in sala operatoria
aspetto un’insulina di stricnina in endovena dritta nell’arteria
ti porto nelle tenebre, c’è un carro funebre che aspetta me
lascio corpi in overdose nel privé
ho già il completo nero per la cerimonia
squaglierà la salma come cera nella stanza crematoria
patologia del mio reparto
un sorriso macabro segna la faccia al medico mentre mi dà il referto
nessuna cura per il male che ho dentro
-ssimilo solo la merda in ogni cosa che vedo e che sento

[verse 2: metal carter]
scappato da una clinica, sono come una salma che cammina
superstite di una carneficina di iniezioni letali d’eroina
indovina quanta merda mi rovina
la vita diventa ostacolo quando ti stordiscono e stai sul lastrico
atteggiamento drastico
il tormento non si vede su uno schermo statico
è rimasto in me un vuoto tragico, mi esagito
su un sentiero sbagliato, deviato
teatro di un suicidio premeditato
sangue eiaculato versato
ho pensato a chi ho amato
ma ho pensato di più a chi mi ha amato
in fondo, mi odio a fondo
una fiera, bella sera per salutare questo mondo
intorno c’è un odore nauseabondo e ci affondo
corrispondo a un disamore profondo

[hook: noyz narcos & metal carter] (x2)
sorte e morte hanno fretta
questa è la notte di una dolce vendetta
l’aldilà aspetta, destinazione predetta
schioda la mia bara maledetta

[verse 3: noyz narcos]
striscia in casa mia il silenzio, è un incubo violento
si sveglia un demone se m’addormento
ho paura di dormire, è un carnaio di sudore
brucia all’inferno nei c-n-li del televisore
sono racconti dell’orrore a cui non riesci a credere
allucinanti quanto un’intramuscolare di ketavet
vivo nel posto dove molti non vogliono andare
dove è facile voler restare e non riuscire a tornare
non riesco a controllarlo, non posso più a fermarlo
non sono io, è il diavolo a spingermi a farlo
mo scavo buche nel giardino di lacrime
ricopro vittime, soffro eppure mi viene da ridere
le nuvole di merda ricoprono il cielo
buio dentro lo scenario, oggi mi sveglio all’obitorio
è raso al suolo dalle fiamme il paradiso perfetto
non batte più il mio petto, quale dio? maledetto!

[verse 4: metal carter]
il mio mondo è una bara enorme
ossessione deforme mentre il corpo dorme
visioni morbose prendono forme
serve morfina contro queste creature immonde
d’altronde loro sono un ammonimento
psicosi pericolose se non curate in tempo
piove, guarda, piove: dio sta piangendo
urlando nella notte, tagliando il vento
il volto si specchia in una borsa di sangue
è il mio sangue che mi fa mille domande
signore, comprendo ma non fraintendo
satana brama e chiama con compiacimento
a stento trattengo pensieri in movimento
fatalità in realtà mi stanno distorcendo
dentro un presentimento sta lacerando
quando lo capirò, lo capirò in eterno

[hook] (x2)
sorte e morte hanno fretta
questa è la notte di una dolce vendetta
l’aldilà aspetta, destinazione predetta
schioda la mia bara maledetta


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