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lirik lagu theunconscious - flâneur

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vita vissuta, compiuta in bilico
rima cicuta bevuta, socrate lirico
gente astuta ma astenuta, con occhio critico
mando giù le vostre cazzate altro che coma etilico

il mio futuro? (come?) solo carta e penna
vedi seurat sono annegato nella tua senna
il mio suono è candido (come?) come voltaire
sogno un posto isolato: mont saint-michel

turisti verso mete liete concrete dunque precise
pongo l’ascolto su luoghi e immagini improvvise
inconscio guidato dall’istinto questo mi ammise
porto carta e penna in ogni posto, questo mi uccise

coltre sublime nero astratto drammatico, di fatto affermato
co ‘ste rime zero impatto mediatico, ho impatto immediato

sento voci cupe e buie lungo il mio sentiero
non sono salpato ma approdato con il mio veliero
château de inconnu, avec le bmo
porto saint-denis, non vedo nessuno
e a milano è flâneur

flâneur, flâneur
ci riflettevo e riflettevo luce gia’ da un po’
flâneur, flâneur
ci riflettevo e riflettevo luce gia’ da un po’

in merito cerebro celebro nascita e morte di mode e luoghi
nel feretro, scheletro, tenebro suscita sporche voghe poi affoghi
se il bene conviene sostiene figure concrete chiudo la porta e dormo
cherosene etilene benzene nel rene milano fosfene parto e non torno

il livello alziamo come, i gradi bukowski
da p non mi sposti, a mi tutti i costi
fraintendo persone creando miei percorsi
e per i trascorsi, se mi cerchi non mi trovi

lento osservo e sento il cielo che mi chiama blu cobalto
spengo, chiudo gli occhi, alienato, in un salto
incitato dal dedalo che mi spinge dall’alto
labirinto senza uscite minosse ne ho l’appalto

sappi che non sono in torto, è il flusso d’incoscienza
trasandato cribo maledetto rimo come charles: in decadenza

sento voci cupe e buie lungo il mio sentiero
non sono salpato ma approdato con il mio veliero
château de inconnu, avec le bmo
porto saint-denis, non vedo nessuno
e a milano è flâneur

flâneur, flâneur
ci riflettevo e riflettevo luce gia’ da un po’
flâneur, flâneur
ci riflettevo e riflettevo luce gia’ da un po’

disse nietzsche siate fedeli alla terra e alla sua legge
tutti convinti dite “mai come voi” poi seguite il gregge
il tempo porta via tutto sempre, pure il piacere
siete sedentari parla la tecnologia e voi tacete

vivo in continuo ossimoro con la mia sicurezza spaventata
libertà forzata, continuità p-ssata, dentro pacato come l’intifada
botanico del marciapiede, onore sant-tà
commedia umana, esaustivo, vi descrivo: honorè de balzac


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